Diritto Bancario e Finanziario
Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 4698 - pubb. 24/05/2011
Carta di credito, operazioni disconosciute dal cliente e onere della prova a carico della banca
ABF Napoli, 02 Dicembre 2010, n. 1393. Est. Marilena Rispoli Farina.
Carta di credito e/o bancomat – Uso illegittimo da parte di terzi – Colpa del cliente per custodia difettosa del Pin – Prova – Onere della banca.
Procedimenti ABF – Ripetibilità di spese legali – Esclusione.
E’ onere della banca provare specificamente, nel caso di operazioni disconosciute, che il cliente ha difettosamente custodito il Pin e la carta; e ciò tanto più quando si tratti di carta la cui «operatività risulta aggredibile e vulnerabile» (nonostante la presenza del microchip), per essere passibile di «truffa telematica attuata tramite il pishing». (Studio legale Dolmetta, Salomone, Schilirò – Sara Belotti) (riproduzione riservata)
Nei procedimenti dell’ABF non sono ripetibili le spese legali, trattandosi di procedimento stragiudiziale senza necessità di difesa tecnica. (Studio legale Dolmetta, Salomone, Schilirò – Sara Belotti) (riproduzione riservata)
Il fatto
La decisione – che si segnala anche per presentare lo «stato» della giurisprudenza ABF in materia di ripartizione del rischio di uso illegittimo di carta di credito – dà peculiare importanza «nel senso di una frode informatica conseguente a carenze nella sicurezza dei sistemi dell’intermediario» alla circostanza che la «carta di credito, di piccolo importo, al momento della ricezione dell’SMS da parte del cliente, sia improvvisamente aumentata (fino a raggiungere la somma di € 2.5..) consentendo l’addebito scaturente dall’operazione fraudolenta».
Il testo integrale
Testo Integrale