Crisi d'Impresa e Insolvenza

Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 31582 - pubb. 02/07/2024

Il Tribunale di Milano sulla revocazione di crediti ammessi al passivo

Tribunale Milano, 30 Maggio 2024. Pres. De Simone. Est. Giani.

Accertamento del passivo – Revocazione dei crediti ammessi – Legittimazione attiva – Creditori ammessi – Sussistenza

Accertamento del passivo – Revocazione dei crediti ammessi – Errore di diritto – Rilevanza – Esclusione

Accertamento del passivo – Revocazione dei crediti ammessi – Dolo – Nozione di falsità rilevante

L'istanza di revocazione contro i crediti ammessi ha carattere di impugnazione straordinaria, volta a conseguire il risultato che l’esecuzione collettiva vada a favore degli effettivi creditori, sicché solo un creditore ammesso al passivo, in quanto partecipe al concorso, essendo portatore di un interesse concreto ed attuale, è legittimato alla proposizione dell’istanza diretta all’esclusione di un credito o di una garanzia da cui sia pregiudicato

Il presupposto della revocazione è la scoperta di un vizio del provvedimento di ammissione che trovi la sua causa in un “errore di fatto”, e non già in una erronea valutazione giuridica di un fatto esattamente percepito dal giudice, o in un erroneo apprezzamento delle circostanze di fatto sul piano del diritto, non potendo essere oggetto del gravame de quo i c.d. errori di diritto.

La falsità idonea a fondare il rimedio della revocazione è riconducibile a qualsiasi ipotesi di falso (materiale o ideologico), mentre il dolo a sua volta è riconducile alla condotta di uno dei soggetti del processo che abbia posto in essere artifici ingannatori in danno degli organi della procedura. Pertanto, nel concetto di dolo possono essere ricomprese le ipotesi di cui agli artt. 395, nn. 1 e 6, e 404, secondo comma, c.p.c. (ossia dolo di una parte in danno dell’altra, dolo del giudice, dolo o collusione delle parti in danno di terzi). (Francesco Dimundo) (riproduzione riservata)

Segnalazione e massima dell’Avv. Francesco Dimundo