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Il Caso.it, Sez. Articoli e Saggi - Data pubblicazione 29/06/2005 Scarica PDF
La conservazione e la riallocazione dei valori aziendali nella riforma delle procedure concorsuali
Francesco Fimmanò, Professore ordinario di diritto commerciale presso l'Università delle camere di commercio "Universitas Mercatorum" di Roma e Vicepresidente del Consiglio di Presidenza della Corte dei contiI. La Legge 14 maggio 2005, n. 80, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 14 maggio 2005, n. 111, di conversione del DL 14 marzo 2005, n. 35, recante disposizioni urgenti nell'ambito del Piano di azione per lo sviluppo economico, sociale e territoriale del Paese (meglio noto come decreto sulla competitività), contempla una delega al Governo ad adottare nei 180 giorni "uno o più decreti legislativi recanti la riforma organica della disciplina delle procedure concorsuali di cui al regio decreto 16 marzo 1942 n. 67". Il percorso complessivo attraverso cui si è arrivati in questa legislatura alla legge n. 80, parte dalla istituzione della Commissione Trevisanato, nata nell'ambito del Ministero di Grazia e Giustizia con il D.I., 28 novembre 2001 e che approvò "a maggioranza" un progetto di legge delega, dopo diciotto mesi dalla sua istituzione e dopo ben cinque decreti di integrazione e proroga [1].
Successivamente veniva istituita una seconda commissione Trevisanato c.d. ristretta con d.m. 27 febbraio 2004 dal Ministero della Giustizia di concerto con quello dell'Economia, che elaborava un ampio ed articolato testo di riforma organica, presentato agli uffici legislativi dei Ministeri deleganti [2].
Segue nell'allegato.
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