Crisi d'Impresa e Insolvenza
Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 32097 - pubb. 22/10/2024
Inammissibile l’apertura della liquidazione controllata senza beni
Tribunale Milano, 10 Ottobre 2024. Pres., est. Macchi.
Liquidazione Controllata - Istanza del debitore - Apertura - Assenza di beni o redditi futuri - Inammissibilità
È inammissibile l’apertura della liquidazione controllata in carenza di beni o redditi futuri, anche in via prospettica.
La diversa disciplina della liquidazione giudiziale - per cui l’insufficienza dell’attivo non preclude affatto l’apertura della procedura, ben potendo, una volta aperta, procedersi alla chiusura anticipata - trova fondamento nelle diverse ragioni di interesse pubblicistico, tra le quali la repressione di (eventuali) condotte penalmente rilevanti, che portano ragionevolmente a fondare il necessario avvio di tale procedimento liquidatorio concorsuale.
Né l’apertura della procedura liquidatoria costituirebbe l’unico strumento per perseguire il bene della vita del debitore-persona fisica, ossia la liberazione dai debiti, potendo a tal fine presentare il debitore l’istanza ex art. 283 CCII ove ne sussistano i presupposti. (Astorre Mancini) (riproduzione riservata)
Segnalazione dell’avv. Fabio Cesare di Milano
Massima dell’avv. Astorre Mancini del foro di Rimini
mancini@studiomanciniassociati.it
Consulta il massimario ragionato della composizione della crisi da sovraindebitamento ->
Testo Integrale