Crisi d'Impresa e Insolvenza


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 32676 - pubb. 19/02/2025

Autorizzazione ai finanziamenti prededucibili in composizione negoziata: il Tribunale di Parma sulla necessità di garantire la continuità aziendale e la sostenibilità del piano di risanamento

Tribunale Parma, 07 Febbraio 2025. Est. Vernizzi.


Composizione negoziata della crisi d'impresa – Finanziamenti prededucibili – Fattispecie – Modifica della governance – Limiti



Il Tribunale di Parma, con questa interessante decisione, ha esaminato il ricorso presentato dall’impresa in composizione negoziata volto ad ottenere l’autorizzazione a contrarre finanziamenti prededucibili ai sensi dell’art. 22, comma 1, lett. a) CCII, finalizzati alla riattivazione di linee di credito sospese per un importo complessivo di € 7.500.000.


La richiedente ha evidenziato la necessità di garantire la continuità aziendale nel settore della moda, in particolare per evadere gli ordini relativi alla stagione primavera/estate 2025, con un fabbisogno finanziario totale di € 13,38 milioni. Già nel dicembre 2024, la società aveva ricevuto € 5.880.000 dall’apporto finanziario derivante dalla vendita di un immobile, ottenendo la disponibilità di alcuni istituti di credito ad aprire lettere di credito. Per coprire il fabbisogno residuo, la società ha dunque chiesto l’autorizzazione a ottenere ulteriori € 7.500.000 da determinati istituti di credito.


Il Tribunale ha preso atto del parere favorevole dell’Esperto, il quale ha confermato che il finanziamento è funzionale alla continuità aziendale, al mantenimento della competitività sul mercato e alla conservazione dei livelli occupazionali. Ha quindi verificato la convenienza della continuità rispetto alla liquidazione giudiziale, rilevando che il mancato ottenimento del finanziamento avrebbe comportato:


• Una perdita di fatturato stimata in € 22 milioni
• Una riduzione del margine industriale per € 14,4 milioni
• Una contrazione dell’EBITDA per € 11,4 milioni
• Difficoltà nel proseguire le negoziazioni con i creditori finanziari


Il Tribunale di Parma ha pertanto ritenuto il finanziamento coerente con il piano di risanamento, che prevede una ristrutturazione del debito tra il 2024 e il 2030 e investimenti strategici per il rilancio del marchio. L’autorizzazione è stata tuttavia concessa solo per una prima tranche di € 3.000.000, riservando la possibilità di concedere ulteriori importi dopo la verifica della governance aziendale, dettando come condizione per il riconoscimento della prededuzione la ricostituzione di un consiglio di amministrazione con una maggioranza di membri indipendenti rispetto ai soci, come promesso nell’assemblea del 23 gennaio 2025. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)



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