Crisi d'Impresa e Insolvenza


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 28473 - pubb. 27/12/2022

La dichiarazione di fallimento del debitore pendente la revocatoria non incide sull'ulteriore corso del processo, salva l’ipotesi di subentro del curatore

Cassazione civile, sez. III, 23 Novembre 2022, n. 34391. Pres. Sestini. Est. Rossi.


Fallimento – Dichiarazione – Pendente revocatoria – Effetti



In  caso di azione revocatoria promossa ai sensi dell'art. 66 l.fall. da una curatela fallimentare ed avente ad oggetto un atto di disposizione compiuto da un debitore del fallito, la dichiarazione di fallimento di detto debitore, convenuto in revocatoria, sopravvenuta “lite pendente” non incide ex se sull'ulteriore corso del processo, salvo che la curatela del convenuto fallito non subentri nell'azione revocatoria in forza della legittimazione riconosciutagli dall'art. 66 l.fall. e nell'interesse della massa creditoria;ove ciò accada, la domanda revocatoria inizialmente proposta diviene improcedibile per venir meno della legittimazione e dell'interesse ad agire dell'originaria curatela attrice, le cui esigenze di tutela possono trovare soddisfazione soltanto per equivalente pecuniario mediante insinuazione al passivo del debitore fallito (principio enunciato dalla decisione). (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)


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