Crisi d'Impresa e Insolvenza


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 30071 - pubb. 09/11/2023

Le norme del Codice volte a sanzionare l’abuso dello strumento di regolazione della crisi e dell’insolvenza

Tribunale Santa Maria Capua Vetere, 24 Luglio 2023. Pres. Quaranta. Est. Di Rauso.


Codice della crisi - Norme volte a sanzionare l’abuso dello strumento di regolazione della crisi e dell’insolvenza - Effetti



Nel codice della crisi è presente un ordito normativo volto a sanzionare l'abuso degli strumenti di composizione della crisi o dell'insolvenza, in quanto:


- l’art 4 stabilisce, l'obbligo per i debitori e i creditori di comportarsi secondo buona fede e correttezza nei procedimenti per l'accesso agli strumenti di regolazione della crisi e dell'insolvenza e, segnatamente, prevedendo l'obbligo per il debitore di assumere tempestivamente le iniziative idonee alla individuazione delle soluzioni per il superamento delle condizioni di cui all'art. 12, comma 1, durante la composizione negoziata, e alla rapida definizione dello strumento di regolazione della crisi e dell'insolvenza prescelto, anche la fine di non pregiudicare i diritti dei creditori;


- l'art. 7, comma 2, prevede che la trattazione prioritaria, da parte del tribunale, delle domande volte a regolare la crisi rispetto a quelle liquidatorie avvenga a condizione che nel piano sia espressamente indicata la convenienza per i creditori e che la domanda medesima non sia manifestamente inammissibile o infondata;


- l'art. 44 comma 3, sanziona con la revoca del provvedimento di concessione dei termini le condotte frodatorie del debitore e quelle tali da pregiudicare una soluzione efficace della crisi.


Da tali disposizioni è possibile concludere che, in presenza di condotte abusive da parte del ricorrente ravvisate già ab origine, ossia in sede di proposizione del ricorso per fissazione dei termini, il tribunale possa non esaudire la richiesta del debitore. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)




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