Crisi d'Impresa e Insolvenza


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 29452 - pubb. 07/07/2023

Domanda tardiva di ammissione al passivo per credito sorto in corso di procedura

Tribunale Roma, 11 Maggio 2023. Pres. La Malfa. Est. Genna.


Amministrazione straordinaria - Domanda tardiva di ammissione al passivo - Credito sorto in corso di procedura - Termine ragionevole per l'insinuazione



L'insinuazione al passivo del credito sorto in occasione della procedura concorsuale non può essere del tutto sganciata da riferimenti temporali, dovendo tener conto delle esigenze di concentrazione e celerità del (sub)procedimento di accertamento dello stato passivo anch'esse costituzionalmente tutelate.


Si ritiene pertanto che essa debba intervenire in un tempo "ragionevole" (tale, ad esempio, non è stato ritenuto da Cass. 19679/2015 cit. un intervallo temporale di quasi due anni intercorso tra il momento di insorgenza del credito e la presentazione della domanda di insinuazione), che può essere quantificato, facendo ricorso ai principi generali dell'ordinamento, nello stesso termine concesso ai creditori anteriori, e dunque nel termine di un anno, decorrente tuttavia non già dal deposito del decreto di esecutività dello stato passivo delle domande tempestive ma dal momento in cui si verificano le condizioni per insinuare al passivo il credito.


[Nel caso di specie, il creditore, che era certamente a conoscenza dell'assoggettamento dell'impresa all'amministrazione straordinaria e alla dichiarazione dello stato di insolvenza per essere stato suo dipendente sia prima che dopo l'apertura della procedura, ha presentato in data 23 febbraio 20218 la domanda di insinuazione di un credito prededucibile sorto tra l'aprile e l'agosto del 2010.] (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)


Massimario Ragionato




Segnalazione dell'Avv. Paolo Ferrari


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