CrisiImpresa
Il Caso.it, Sez. Articoli e Saggi - Data pubblicazione 09/01/2025 Scarica PDF
Le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati in Lombardia nell’anno 2024
Alberto Valcarenghi, Dottore Commercialista in CremaIn Lombardia, nell’anno 2024, i Tribunali hanno dichiarato 1896 Liquidazioni Giudiziali, in base al codice della crisi d’impresa e 2 Fallimenti, in base alla legge fallimentare.
Vengono di seguito riportate due tabelle. La prima evidenzia, con riferimento ai singoli Tribunali, distintamente i fallimenti e le liquidazioni giudiziali dichiarate nell’anno 2024 in Lombardia, mentre la seconda riporta una tabella riepilogativa, con riferimento ai singoli Tribunali, con la somma dei fallimenti e delle liquidazioni giudiziali dichiarati in Lombardia nell’anno 2024, confrontati con i dati dell’anno 2023. Tutte le informazioni sono state reperite dal Portale dei Creditori FALLCO – Zucchetti Software Giuridico. Nel presente elaborato, con il termine procedure, si intendono i fallimenti e le liquidazioni giudiziali.
Inoltre sono stati utilizzate dettagliate analisi della Banca d’Italia e dell’INPS.
Tabella 1
(L'articolo completo delle tabelle è consultabile nel file pdf allegato)
Vengono di seguito indicate alcune prime considerazioni suscettibili di ulteriori e successivi approfondimenti.
I fallimenti dichiarati sono stati 2, pari allo 0,11% del totale, mentre le liquidazioni giudiziali sono state 1896, pari al 99,89% del totale e le procedure totali sono state 1898.
Gli unici Tribunali che hanno dichiarato un fallimento sono stati il Tribunale di Brescia ed il Tribunale di Como ed in entrambi i casi la sede legale della società era al di fuori della circoscrizione del Tribunale.
Il Tribunale di Milano ha dichiarato 794 liquidazioni giudiziali, pari al 41,83% del totale delle 1898 procedure totali dichiarate.
Inoltre, gli altri Tribunali che hanno evidenziato procedure superiori alle 100 unità sono stati: il Tribunale di Brescia, il Tribunale di Monza, il Tribunale di Bergamo ed il Tribunale di Busto Arsizio.
Tabella 2
Le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati nella regione Lombardia, nell’anno 2024, sono stati 1898, rispetto ai 1512 dichiarati nell’anno 2023, con un incremento di 386 procedure, pari al +25,53%.
L’aumento percentuale, su base annua, appare elevato e necessita di un approfondimento.
Nell’anno 2023, le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati in Italia, in base ai dati ISTAT, erano stati 7651 e quindi le 1512 procedure, dichiarate in Lombardia, rappresentavano il 19,76% del dato nazionale e, di questi, il Tribunale di Milano rappresentava, con 630 procedure, l’8,23% del totale in Italia.
Nell’anno 2022 i fallimenti e le liquidazioni giudiziali dichiarati in Italia, in base ai dati ISTAT, erano stati 7182 e quindi le 1416 procedure, dichiarate in Lombardia, rappresentavano il 19,72% del dato nazionale e, di questi, il Tribunale di Milano rappresentava, con 562 procedure, il 7,83% del totale in Italia.
Nell’anno 2021, i fallimenti dichiarati in Italia erano stati 8981 e quindi i 1839 fallimenti, dichiarati in Lombardia, rappresentavano il 20,48% del dato nazionale e, di questi, il Tribunale di Milano rappresentava, con 815 fallimenti, il 9,07% del totale dei fallimenti in Italia.
Nell’anno 2020, i fallimenti dichiarati in Italia erano stati 7594 e quindi i 1653 fallimenti, dichiarati in Lombardia, rappresentavano il 21,77% del dato nazionale e, di questi, il Tribunale di Milano rappresentava, con 660 fallimenti, l’8,59% del totale dei fallimenti in Italia.
Nell’anno 2019, i fallimenti dichiarati in Italia erano stati 11.110 ed i fallimenti dichiarati in Lombardia erano stati 2429, che rappresentavano il 21,86% del dato nazionale e, di questi, il Tribunale di Milano rappresentava, con 1019 fallimenti, il 9,17% del totale dei fallimenti in Italia.
Se prendiamo a riferimento gli ultimi 6 anni (2024, 2023, 2022, 2021, 2020 e 2019) si possono evidenziare le seguenti considerazioni.
Le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati in Lombardia nell’anno 2024, pari a 1898, evidenziano il numero più alto degli ultimi 5 anni (2020 – 2024) mentre risultano ancora inferiori ai fallimenti dichiarati nell’anno 2019, prima della pandemia, quando erano stati pari a 2429.
I Tribunali fallimentari in Lombardia sono 13 e, nell’anno 2024, n. 11 Tribunali hanno evidenziato un incremento delle procedure (Bergamo, Brescia, Busto Arsizio, Como, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza, Pavia e Varese), mentre i restanti due Tribunali (Cremona e Sondrio) hanno evidenziato una diminuzione delle procedure.
È opportuno effettuare una verifica più dettagliata, analizzando singolarmente il gruppo di Tribunali che hanno evidenziato un incremento ed i due Tribunali che hanno evidenziato un decremento.
Nella tabella 3 vengono indicati i Tribunali che hanno visto aumentare le procedure, ordinati in base al numero più alto degli incrementi evidenziati.
Nella tabella 4 vengono indicati i due Tribunali che hanno visto diminuire le procedure, ordinati in base al numero più alto dei decrementi evidenziati.
Tabella 3
Tabella 4
L’aumento di 386 procedure, pari al 25,53% del totale, nasce quindi da un incremento di 398 liquidazioni giudiziali e fallimenti pari al 27,34% e da un decremento di 12 liquidazioni giudiziali pari al 21,4%.
Vengono prima di tutto sinteticamente analizzati i Tribunali che hanno evidenziato un incremento delle procedure (Bergamo, Brescia, Busto Arsizio, Como, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza, Pavia e Varese).
Questi undici Tribunali, nell’anno 2023, avevano dichiarato 1456 procedure mentre, nell’anno 2024, hanno dichiarato 1854 procedure, con un incremento cumulato di 398 procedure, pari al 27,34%.
Il Tribunale di Milano, con 794 liquidazioni giudiziali dichiarate nell’anno 2024, evidenzia un incremento di 164 procedure, pari al 26% circa.
Percentualmente elevatissimo l’incremento delle procedure dichiarate dal Tribunale di Como, pari al 66% (da 47 a 78 procedure dichiarate nel 2024). E’ necessario precisare che, nell’anno 2023, il Tribunale di Como aveva evidenziato un decremento del 49,5% rispetto all’anno 2022 (nell’anno 2022 le procedure dichiarate erano 93).
Gli altri Tribunali hanno evidenziato i seguenti incrementi percentuali: il Tribunale di Lecco + 62%, il Tribunale di Pavia + 44%, il Tribunale di Varese + 41,2%, il Tribunale di Lodi + 35%, il Tribunale di Monza + 30%, il Tribunale di Busto Arsizio +29%, il Tribunale di Mantova + 27,3%, Il Tribunale di Brescia + 25% ed il Tribunale di Bergamo + 5%.
Si segnala che il Tribunale di Pavia, nell’anno 2023, aveva evidenziato un decremento di 19 procedure, pari al 22,9% (nel 2022 aveva dichiarato 83 procedure).
Vengono ora sinteticamente analizzati i Tribunali che hanno evidenziato un decremento delle procedure (Sondrio e Cremona).
Questi due Tribunali, nell’anno 2023, avevano dichiarato 56 procedure mentre, nell’anno 2024, hanno dichiarato 44 procedure, con un decremento cumulato di 12 procedure, pari al 21,4%.
Il Tribunale di Sondrio ha evidenziato un decremento del 41% rispetto al 2023 ma, nell’anno 2023, il Tribunale di Sondrio aveva evidenziato un incremento del 240% (nel 2022 le procedure dichiarate erano state solo 5).
Il Tribunale di Cremona ha evidenziato un decremento del 13% e, nell’anno 2023, aveva realizzato un decremento del 9,3% rispetto al 2022. Il Tribunale di Cremona è l’unico Tribunale della Lombardia che ha evidenziato un decremento sia nel 2024 sia nel 2023.
A livello cumulato, nell’anno 2024, i Tribunali di Milano, Brescia, Bergamo, Monza e Busto Arsizio hanno dichiarato complessivamente 1506 procedure, pari al 79,35% circa delle 1898 dichiarate in Lombardia.
Numerose norme di natura straordinaria che hanno “frenato” i fallimenti nell’anno 2020 sono state, in parte, applicate anche negli anni successivi. Quindi il numero di procedure fallimentari è stato influenzato da tali provvedimenti ed un certo numero di liquidazioni giudiziali, dichiarate nel 2024, potrebbero essere relativi a crisi sorte negli anni precedenti.
Vengono ore analizzate le liquidazioni giudiziali ed i fallimenti dichiarati nell’anno 2024 ripartiti per trimestri.
Tabella 5
Il 29,2% delle procedure dell’anno 2024 è stato dichiarato nel quarto trimestre, il 27,5% nel secondo trimestre, il 23,6% nel primo trimestre ed il 19,7% nel terzo trimestre (comprende il mese di agosto che storicamente ha visto sempre un numero molto limitato di procedure).
Il Tribunale di Milano, nel quarto trimestre, ha dichiarato 248 procedure, il Tribunale di Monza, nel primo trimestre, ha dichiarato 90 procedure, il Tribunale di Brescia, nel secondo trimestre, ha dichiarato 80 procedure, il Tribunale di Bergamo, nel quarto trimestre, ha dichiarato 55 procedure.
Il Tribunale di Busto Arsizio è stato il Tribunale che, nei quattro trimestri, è stato il più costante: nel primo trimestre 30, nel secondo trimestre 33, nel terzo trimestre 31 e nel quarto trimestre 32.
Il Tribunale di Brescia, con 244 procedure, è il secondo Tribunale della Lombardia dopo Milano.
Viene ora evidenziata una tabella con i dati trimestrali dei Tribunali Lombardi nell’anno 2023.
Tabella 6
Il 27% delle procedure dell’anno 2023 è stato dichiarato nel quarto trimestre, il 27% nel primo trimestre, il 26% nel secondo trimestre ed il 20% nel terzo trimestre (comprende il mese di agosto che storicamente ha visto sempre un numero molto limitato di procedure).
Il Tribunale di Milano, nel primo trimestre, ha dichiarato 196 procedure, il Tribunale di Monza, nel quarto trimestre, ne ha dichiarate 41. I dati, nei trimestri esaminati, appaiono costanti, fatta eccezione per il terzo trimestre, che comprende il mese di agosto.
Anche nel 2023, il Tribunale di Brescia, con 195 procedure, era il secondo Tribunale della Lombardia, dopo Milano.
Confrontando il primo trimestre 2024 con il primo trimestre 2023, si evidenzia un incremento di 40 procedure, pari al 9,80%, il confronto sul secondo trimestre evidenzia un incremento di 133 procedure, pari al 34,19%, il confronto con il terzo trimestre evidenzia un incremento di 68 procedure, pari al 22,22% ed infine il quarto trimestre evidenzia un incremento di 145 procedure, pari al 35,45%.
Gli incrementi del secondo e del quarto trimestre sono molto elevati e si attestano tra il 34% ed il 35%.
Vengono ora evidenziate due tabelle relative all’anno 2024 e all’anno 2023, con indicazione del totale delle procedure dichiarate, delle medie trimestrali, del peso percentuale per ogni Tribunale su base Regionale e la media mensile per ogni Tribunale.
Tabella 7
In Lombardia, nell’anno 2024, sono stati dichiarate 1898 procedure, pari a 474,5 ogni trimestre e pari a 158,2 procedure ogni mese. Il Tribunale di Milano, che rappresenta il 41,83% del numero totale delle procedure dichiarate in Lombardia, ha dichiarato mediamente 198,5 procedure al trimestre, pari a 66,2 procedure al mese. Il Tribunale di Brescia, che rappresenta il 12,86% del numero totale delle procedure dichiarate in Lombardia, ha dichiarato mediamente 61 procedure al trimestre, pari a 20,3 procedure al mese. Il Tribunale di Monza, che rappresenta il 9,17% del numero totale delle procedure dichiarate in Lombardia, ha dichiarato mediamente 43,5 procedure al trimestre, pari a 14,5 procedure al mese. Il Tribunale di Bergamo, che rappresenta l’8,85% del numero totale delle procedure dichiarate in Lombardia, ha dichiarato mediamente 42 procedure al trimestre, pari a 14 procedure al mese.
Tabella 8
In Lombardia, nell’anno 2023, sono state dichiarate 1512 procedure, pari a 378 ogni trimestre e pari a 126 procedure ogni mese. Il Tribunale di Milano, che rappresentava il 41,67% del numero totale delle procedure dichiarate in Lombardia, aveva dichiarato mediamente 157,5 procedure al trimestre, pari a 52,5 procedure al mese. Il Tribunale di Brescia, che rappresentava il 12,90% del numero totale delle procedure dichiarate in Lombardia, aveva dichiarato mediamente 48,75 procedure al trimestre, pari a 16,25 procedure al mese. Il Tribunale di Monza, che rappresentava l’8,86% del numero totale delle procedure dichiarate in Lombardia, aveva dichiarato mediamente 33,5 procedure al trimestre, pari a 11,2 procedure al mese. Il Tribunale di Bergamo, che rappresenta il 10,58% del numero totale delle procedure dichiarate in Lombardia, aveva dichiarato mediamente 40 procedure al trimestre, pari a 13,3 procedure al mese.
La media trimestrale dell’anno 2024 è stata pari a 474,5 mentre, nell’anno 2023, era pari a 378, con un incremento di 96,5 procedure, pari al 25,53%.
La media mensile dell’anno 2024 è stata pari a 158,2 mentre, nell’anno 2023, era pari a 126, con un incremento di 22,2 procedure, pari al 25,53%.
Il confronto tra i dati medi trimestrali e mensili evidenzia l’entità degli incrementi registrati e può essere un dato da monitorare nei prossimi mesi e trimestri, per verificare se gli aumenti delle procedure proseguiranno con uguale intensità.
E’ opportuno, a questo punto, analizzare una tabella che evidenzia la differenza tra i Fallimenti e le Liquidazioni Giudiziali dichiarate nell’anno 2024 ed i fallimenti dichiarati nell’anno 2019, prima della pandemia COVID- 19 ed una tabella che sintetizza i fallimenti e le liquidazioni giudiziali dichiarate negli ultimi 5 anni.
Tabella 9
Questi dati evidenziano che le procedure dichiarate nel 2024 sono inferiori, rispetto all’anno 2019, di 531 unità, pari al 22%.
In base ai dati esaminati, 12 Tribunali hanno evidenziato un decremento ed un solo Tribunale ha evidenziato un incremento (come per l’anno precedente si tratta del Tribunale di Sondrio).
Il Tribunale di Milano evidenzia un decremento di 225 procedure, pari al 22%, il Tribunale di Bergamo evidenzia un decremento di 90 procedure, pari al 35%, il Tribunale di Monza evidenzia un decremento di 59 procedure, pari al 25%, il Tribunale di Mantova evidenzia un decremento di 27 procedure, pari al 39%.
I Tribunali di Brescia e Busto Arsizio evidenziano, rispetto al 2019, un decremento solo del 7% e sono quindi i Tribunali che, nel 2024, sono maggiormente allineati ai valori delle procedure PRE- COVID ma il loro peso percentuale, sul totale delle procedure, è notevolmente aumentato.
Il Tribunale di Brescia, nel 2019, con 262 fallimenti sui 2429, rappresentava il 10,79% delle procedure della Lombardia mentre, nel 2024, con 244 liquidazioni giudiziali sul totale di 1898 procedure, rappresenta il 12,86%.
Il Tribunale di Busto Arsizio, nel 2019, con 135 fallimenti sui 2429, rappresentava il 5,56% delle procedure della Lombardia mentre, nel 2024, con 126 liquidazioni giudiziali sul totale di 1898 procedure, rappresenta il 6,64%.
Solo il Tribunale di Sondrio evidenzia un incremento delle procedure, pari a 2 unità, con una percentuale del 25% ma, visto il numero molto limitato delle stesse, il dato non può essere ritenuto significativo.
In sintesi, nel 2024, le procedure sono più elevate rispetto al 2023, ma sono ancora molto inferiori all’anno 2019.
In base agli incrementi evidenziati nell’anno 2024, è presumibile che, nel biennio 2025- 2026, il numero di procedure dichiarate in Lombardia supererà il dato dell’anno 2019, precedente alla pandemia COVID e, già nel 2025, le liquidazioni giudiziali potrebbero superare la soglia delle 2 mila procedure.
Viene ora evidenziata una tabella riepilogativa delle procedure dichiarate negli ultimi cinque anni dai Tribunali della Lombardia (per gli anni 2020 e 2021 solo fallimenti, per gli anni successivi fallimenti e liquidazioni giudiziali).
Tabella 10
Questa tabella riepiloga il numero di fallimenti e liquidazioni giudiziali dichiarate negli ultimi 5 anni, con il totale del quinquennio e la media annua.
La media annua, dei 5 anni, è pari a 1664 procedure, che risulta inferiore, di 234 procedure, rispetto a quelle dichiarate nell’anno 2024, pari a 1898.
Nel 2024 quindi sono stati dichiarati, in Lombardia, più fallimenti e liquidazioni giudiziali rispetto ai quattro anni precedenti.
Come già sottolineato, le norme agevolative di natura straordinaria, in qualche caso, hanno permesso alle società di superare la situazione di crisi ma, in altri casi, probabilmente i benefici ottenuti hanno solo “congelato” la situazione.
Le misure straordinarie introdotte per le società di capitali hanno previsto il rinvio della copertura delle perdite realizzate negli anni 2020, 2021, 2022 e 2023 al quinto esercizio successivo, sospendendo quindi le cause di scioglimento delle società per riduzione o perdita del capitale sociale. La norma sopra indicata, per alcune di queste società, potrebbe aver spostato in avanti di cinque anni il manifestarsi di insolvenze e quindi le liquidazioni giudiziali potrebbero essere dichiarate negli anni 2025, 2026, 2027 e 2028.
In base ai dati nazionali INPS “Osservatorio sulle ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni” nel mese di settembre 2024, in Italia sono state autorizzate complessivamente 44,9 milioni di ore di cassa integrazione, registrando un incremento rispetto a settembre 2023, quando le ore autorizzate erano 37,8 milioni. Questo aumento riflette l'utilizzo degli ammortizzatori sociali per proteggere settori che stanno affrontando una fase di difficoltà economica. Anche nella Regione Lombardia si è evidenziato un incremento della cassa integrazione e, nel mese di settembre, le ore sono state 7,5 milioni, pari al 17% del dato complessivo nazionale.
La crisi economica e politica della Germania, l’instabilità politica della Francia ed il rallentamento del mercato cinese stanno provocando, alle imprese italiane, maggiori incertezze per l’anno 2025. E’ da valutare con attenzione, per gli Stati Uniti, anche l’eventuale politica dei dazi, preannunciata dell’amministrazione Trump che potrebbe, in alcuni settori, comportare delle contrazioni delle vendite.
In data 20 novembre 2024, la Banca d’Italia ha pubblicato, nella collana Economie Regionali n. 25, l’aggiornamento congiunturale della Regione Lombardia che, in sintesi, viene di seguito evidenziato.
Nel 2024, l'economia lombarda ha continuato a crescere, seppure in misura contenuta. Le stime di Banca d’Italia indicano un aumento del prodotto interno lordo dello 0,4 per cento per il primo semestre, in linea con l'andamento nazionale. Prosegue il calo delle esportazioni, soprattutto verso i paesi dell'area dell'euro e gli Stati Uniti. L'indicatore coincidente Regiocoin Lombardia segnala che la debolezza che ha caratterizzato il 2023 e la prima parte del 2024 è proseguita anche nel terzo trimestre dell'anno.
La crescita si è mantenuta nel settore dei servizi, soprattutto in quei comparti che hanno beneficiato dell'aumento dei flussi turistici. Nell'industria, la produzione è diminuita, risentendo della debolezza della domanda sia interna sia estera. L'indagine periodica della Banca d'Italia ha rilevato un calo del fatturato nei primi nove mesi dell'anno e le imprese prevedono, per i prossimi sei mesi, una stabilizzazione delle vendite. Risulta confermata la diminuzione della spesa per investimenti nel 2024 e il calo si estenderebbe al 2025. L'attività produttiva del settore delle costruzioni ha rallentato; il ridimensionamento degli incentivi fiscali per l'incremento dell'efficienza energetica è stato in parte controbilanciato dalla ripresa delle opere pubbliche, sostenute dall'avvio dei cantieri del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
I profitti delle imprese lombarde si sono mantenuti elevati e la quasi totalità delle aziende ha valutato le proprie disponibilità liquide sufficienti per fronteggiare le necessità operative e il rimborso delle rate dei finanziamenti. La domanda di prestiti si è ridotta; dopo circa quattro anni di sostanziale stabilità, il rallentamento ciclico ha determinato una ripresa dei tassi di insolvenza sui debiti delle imprese.
Nel corso dell'anno, l'inflazione al consumo in regione è rimasta prossima all'1 per cento; la dinamica ha rispecchiato la diminuzione dei costi delle utenze, a fronte di un moderato aumento dei prezzi dei servizi e una stabilizzazione di quelli dei prodotti alimentari.
In conclusione, oltre ai dati esaminati, che fotografano i fallimenti e le liquidazioni giudiziali dell’anno 2024 in Lombardia, esistono molte variabili, che avranno effetti sul numero di liquidazioni giudiziali che potrebbero essere dichiarate, nell’anno 2025 e successivi.
I dati, sostanzialmente omogenei, dei diversi Tribunali della Lombardia fotografano incrementi delle procedure che, se confermate potrebbero, nel corso dell’anno 2025 o dell’anno 2026, portare a superare i dati dell’anno 2019 e quindi al periodo pre - pandemia.
In data 20 dicembre 2024, la Banca d’Italia ha pubblicato “Note di Stabilità finanziaria e vigilanza” n. 43 - I tassi di recupero delle sofferenze nel 2023.
Vengono riportati in sintesi i dati evidenziati:
- Nel
2023 sono state chiuse (eliminate dai bilanci) posizioni a sofferenza per
circa 9 miliardi di euro. Il dato, pari a circa 1,6 volte il valore
dei nuovi ingressi, è inferiore al 2022.
- La
riduzione, rispetto al 2022, è stata determinata principalmente
dalle cessioni (passate da 18 a 5 miliardi) ed è riconducibile
al progressivo ridimensionamento delle consistenze, che ha ridotto le
esigenze di cessioni massive e ha consentito l'adozione di strategie di
gestione dei crediti deteriorati, basate su un contributo più equilibrato
delle altre leve gestionali, come il recupero interno.
- Prosegue
il miglioramento nei tempi di smaltimento in atto dal 2015, che beneficia
sia della riduzione delle consistenze e dei bassi tassi di ingresso in
sofferenza, sia dei progressi conseguiti dagli intermediari nella gestione
di questi crediti.
- Rispetto
agli anni precedenti, il ricorso alle cartolarizzazioni in rapporto
al totale delle cessioni è stato limitato, anche in considerazione del
fatto che, dal 14 giugno del 2022, le GACS non sono più disponibili.
- Le
inadempienze probabili cedute sono diminuite a 4 miliardi, in calo di
3 miliardi rispetto al 2022.
In relazione ai tassi di recupero delle sofferenze chiuse si segnala che:
- Rispetto
al 2022, il tasso di recupero medio è aumentato (da 34% a 36%), per
effetto della minore incidenza delle sofferenze cedute sul totale (da 81%
a 60%);
- Il
tasso medio di recupero delle sofferenze assistite da garanzie
reali è aumentato al 41% (dal 40%);
In relazione ai prezzi di cessione dei crediti deteriorati si segnala che:
- Il
prezzo delle sofferenze cedute nel 2023, ricavato sulla base
della rilevazione annuale condotta a partire dal 2016 su un campione molto
ampio di operazioni, è stato pari in media al 22% dell'esposizione
lorda di bilancio al momento della cessione, sostanzialmente stabile
rispetto al 2022 (21%).
- Il
prezzo di cessione dei crediti deteriorati diversi dalle sofferenze,
caratterizzato da un'elevata variabilità nelle diverse
transazioni, si è attestato in media al 47%, superiore di circa 13
punti percentuali a quello realizzato nel 2022.
L’andamento del sistema creditizio è molto interessante ed è indicativo per il presente ma soprattutto per i periodi successivi, in quanto le decisioni assunte oggi comportano degli effetti economici e finanziari nel futuro.
Si attende, nel 2025, un peggioramento della qualità del credito, ma il sistema bancario appare in grado di fronteggiare tale criticità anche per gli ottimi risultati economici realizzati anche nell’anno 2024.
Concludo con due frasi, che meritano una riflessione. La prima è di Adam Smith:
“L'unico motivo che determina il possessore di un capitale a investirlo nell'agricoltura o nell'industria è il proprio profitto”.
La frase è indicativa ma la sua applicazione è fondamentale per poter avere una crescita economica e sociale. Gli investimenti sono fondamentali per qualsiasi economia e quindi la certezza del diritto delle normative ed i tempi per avere delle risposte sono fondamentali. La liquidità delle famiglie italiane è ancora molto elevata e riuscire ad indirizzare anche una minima parte di queste risorse nell’economia reale potrebbe creare un volano per l’economia. All’estero, le aziende, per crescere, si rivolgono al mercato di Borsa mentre in Italia, per crescere, ci si rivolge prevalentemente al sistema bancario. La Regione Lombardia ha previsto la concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50%, per favorire i processi di patrimonializzazione e quotazione in borsa. Il Bando Quota Lombardia prevede una dotazione finanziaria di 25 milioni di €.
In base ai dati segnalati, il 2025 potrebbe riservare forti incrementi delle procedure e quindi la seconda frase segnala positività e la forza di credere sempre nel futuro: “Lascia alle spalle i cattivi pensieri. Metti da parte i giorni più duri, c’è sempre un domani migliore di Ieri”.
Scarica Articolo PDF