Crisi d'Impresa e Insolvenza
Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 32538 - pubb. 23/01/2025
Concordato preventivo e garanzie pubbliche: la soluzione del Tribunale di Firenze sul diritto di voto
Tribunale Firenze, 08 Gennaio 2025. Pres. Legnaioli. Est. Soscia.
Concordato preventivo – Garanzie pubbliche – Diritto di voto
In questa interessante decisione, il Tribunale di Firenze affronta, tra le varie questioni, anche quella della individuazione dei soggetti legittimati al voto nelle procedure di concordato preventivo in presenza di crediti garantiti da enti pubblici (come SACE e MCC) ove si pone il problema della incertezza su chi sia il soggetto titolare del credito in presenza di garanzie pubbliche.
Dopo aver dato atto delle due tesi prevalenti:
(i) la prima secondo la quale il diritto di rivalsa del garante (ad esempio MCC o SACE) sorge solo dopo l'escussione della garanzia e il pagamento della somma garantita, con la conseguenza che fino al pagamento, le banche restano titolari del credito come chirografari e legittimate al voto così che le garanzie pubbliche non modificano immediatamente la titolarità del credito;
(ii) la seconda, per cui il credito del garante sorge con il semplice rilascio della garanzia, sebbene sia condizionato sospensivamente all'eventuale inadempimento della società, interpretazione sostenuta dalla recente decisione della Cassazione n. 18148/2023, la quale implica che il garante sia titolare del credito anche prima dell’escussione, con diritto al voto condizionato.
Per risolvere il rischio di stallo, il Tribunale ha scelto di ammettere al voto sia i garanti pubblici che le banche garantite. La mancata espressione del voto da parte di MCC o SACE (per non considerarsi titolari) o da parte delle banche (per considerarsi sostituite) avrebbe infatti potuto compromettere la procedura concordataria, mentre la soluzione prescelta ha garantito una rappresentazione completa degli interessi dei creditori, siano essi garantiti o garanti. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)
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