Crisi d'Impresa e Insolvenza
Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 32364 - pubb. 12/12/2024
Le misure cautelari concesse dal Tribunale di Cagliari in relazione ai contratti di finanziamento e di fornitura in corso
Tribunale Cagliari, 04 Dicembre 2024. Est. Malagoli.
Composizione negoziata della crisi d'impresa – Misure protettive – Misure cautelari – Fattispecie
Con il provvedimento in rassegna, il Tribunale di Cagliari ha confermato le misure protettive “tipiche” ed ha disposto le seguenti misure cautelari:
- sospensione, per tutto il tempo delle trattative, dell’obbligo di pagamento dei ratei dei seguenti finanziamenti di determinati contratti bancari di finanziamento;
- divieto alle banche contraenti, per tutto il tempo della sospensione dell’obbligo di pagamento, di addebitare interessi di mora, dichiarare la risoluzione del contratto, classificare il credito come deteriorato, incagliato o in sofferenza, segnalare l’impresa debitrice in centrale rischi e/o adottare altre forme di comunicazione di inadempienza nel circuito creditizio, cedere il credito e tutte le possibili iniziative deteriori che possano conseguire alla disposta sospensione e che possano incidere sulla posizione contrattuale dell’impresa in composizione negoziata o incidere sul suo merito creditizio;
- sospensione dell’obbligo per la società ricorrente di pagamento dei ratei dei piani di rientro sottoscritti con determinati fornitori
- disponendo inoltre che i fornitori interessati continuino a proseguire la fornitura di merci e servizi alle condizioni correnti ed inibisce ai suddetti creditori di esercitare l’eccezione di inadempimento.
La valutazione del Tribunale si è basata sul parere dell’esperto per cui “allo stato [il giudizio] da ritenersi positivo, si fonda, sull’assunto che, alla data di riferimento della presente Relazione, la società debitrice ha già concretamente avviato gli interventi in discontinuità con il passato per il superamento della crisi come già evidenziati (ridimensionamento personale, introduzione del controllo di gestione, razionalizzazione degli acquisti) a decorrere dal mese di aprile del 2024. In modo particolare, rispetto agli esercizi precedenti, dal 2019 al 2022, caratterizzati da una marginalità decisamente negativa, già a partire dall’esercizio 2023, nonché dai dati dei primi mesi dell’anno 2024, in seguito all’adozione delle opportune, si evidenzia un margine operativo positivo ed in deciso incremento rispetto agli anni precedenti. Sulla base di tali dati economici, la società ha costruito il conto economico previsionale al 31/12/2025, dal quale si desume la capacità dell’azienda di generare flussi consistenti da destinare al ripianamento delle passività pregresse”. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)
Segnalazione del Dott. F. G.
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