Crisi d'Impresa e Insolvenza
Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 32353 - pubb. 10/12/2024
Revoca delle misure protettive per comportamenti contrari a buona fede e correttezza
Tribunale Roma, 10 Novembre 2024. Est. Bifano.
Procedura di CNC – Revoca delle misure protettive del patrimonio ex art. 19 co. 6 CCII – Incapacità delle misure protettive di assicurare il buon esito delle trattative – Concetto di sproporzionalità delle misure rispetto al pregiudizio arrecato ai creditori istanti – Esclusione creditori dalle trattative per la composizione negoziata della crisi – Lacunosità degli elenchi dei creditori – Mancanza di concretezza nelle nuove proposte di finanziamento
La lacunosità degli elenchi dei creditori, che alla data del ricorso del ricorso per la conferma delle misure, avevano già assunto iniziative per la tutela dei propri crediti, l’esclusione dalle trattative di molti creditori durante la composizione negoziata della crisi e la mancanza di concretezza con riguardo a nuovi finanziamenti costituiscono violazioni dei criteri di buona fede e correttezza ex art. 4 co. 2 lett. b) CCII.
Il ripetersi nel tempo delle medesime vicende di inadempimento da un lato contrasta con le indicazioni del piano di risanamento consistente in temporanea riduzione dei costi mediante la chiusura di alcuni punti vendita, dall’altro lato rivela un metodo caratterizzato da una noncuranza degli effetti sistemici dei numerosi e protratti inadempimenti in particolare sulla piccola e media imprenditoria, che di conseguenza non riesce ad adempiere nei confronti dei propri clienti.
L’esclusione di molti creditori dalla possibilità concreta del contraddittorio o delle trattative e la giustificata impossibilità degli stessi a concedere ulteriore credito, configurano presupposto per la revoca delle misure protettive perché inidonee a soddisfare l’obiettivo di assicurare il buon esito delle trattative.
L’assenza di concreta e impegnativa dichiarazione proveniente dal possibile finanziatore di liquidità indispensabile a conservare i rapporti di locazione e di affitto dei punti vendita dimostra la grave sproporzione delle misure protettive rispetto al pregiudizio arrecato ai creditori, che pertanto devono essere revocate. (Luca Rotondo) (riproduzione riservata)
Segnalazione e massima dell'Avv. Luca Rotondo
Consulta
il Massimario Ragionato della Composizione negoziata della
crisi ->
Testo Integrale