Diritto Bancario e Finanziario
Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 26496 - pubb. 21/01/2022
Buoni postali fruttiferi serie P/Q e legittimo affidamento del sottoscrittore
ABF Milano, 14 Ottobre 2021, n. 21614. Pres. Lapertosa. Est. Minneci.
Buoni postali fruttiferi – Serie P/Q – Emissione successiva al D.M. 13 giugno 1986 – Richiesta di riconoscimento degli interessi dal 21° al 30° anno come indicati sulla chartula – Sussistenza legittimo affidamento del sottoscrittore – Serie Q – Sopravvenienza D.M. 23/06/1997 – Richiesta di riconoscimento degli interessi dal 21° al 30° anno come indicati sulla chartula – Insussistenza di legittimo affidamento
Qualora il decreto ministeriale di modifica dei tassi di interesse (D.M. 13 giugno 1986) sia antecedente alla data di emissione dei buoni fruttiferi, è da ritenere che possa essersi ingenerato un legittimo affidamento del cliente sulla validità dei tassi di interesse riportati sul titolo e che tale affidamento debba essere tutelato, con l’applicazione delle condizioni indicate nella chartula.
[Il Collegio ABF ha così accolto la domanda con il quale il sottoscrittore chiedeva il riconoscimento degli interessi per il periodo dal 21° al 30 anno come da relativa tabella stampata a tergo di tre buoni appartenenti alla serie P/Q, trattandosi dell’unico riferimento al rendimento degli stessi per il periodo considerato.]
Nel caso di buoni della serie Q emessi su moduli corretti, le modifiche di rendimento costituiscono il frutto esclusivo della sopravvenienza di norme cogenti di natura fiscale (D.M. 23/06/1997) contemplanti l’applicazione di una ritenuta pari al 12,5%. Tale circostanza impedisce di ritenere che l’affidamento del sottoscrittore sulla lettera della chartula possa ritenersi legittimo e quindi giuridicamente tutelabile.
[Il Collegio ABF ha così rigettato la domanda con la quale il sottoscrittore chiedeva il riconoscimento degli interessi per il periodo dal 21° al 30 anno come da relativa tabella stampata a tergo di due buoni appartenenti alla serie Q, in base all’assunto che merita di essere accolta l’eccezione dell’intermediario che offra un importo diverso dal quello risultante dai rendimenti indicati in termini assoluti sul retro del titolo della serie Q in ragione del regime fiscale che prevede l’applicazione di una ritenuta pari al 12,5%.]
A cura di Dolmetta, Minneci, Mucciarone, Malvagna, Lentini, Bonfanti, Mager, Cipriani, Solarolo, Dassisti
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