Deontologia
Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 17949 - pubb. 16/09/2017
Accertamento dell’identità personale degli stipulanti e responsabilità del notaio
Cassazione civile, sez. III, 12 Maggio 2017, n. 11767. Est. Travaglino.
Notariato - Responsabilità professionale - Stipulazione di atto pubblico - Accertamento dell’identità personale degli stipulanti - Convincimento del notaio sulla base di elementi idonei secondo la diligenza professionale - Necessità - Mera acquisizione di carta di identità o documento equipollente - Insufficienza - Fattispecie
Ai sensi dell’art. 49 della l. n. 89 del 1913, il notaio deve accertare l’identità personale delle parti ed è tenuto a raggiungere tale certezza, anche al momento dell’attestazione, secondo regole di diligenza, prudenza e perizia professionale, rispetto alle quali l’esibizione di una carta d’identità o di altro documento equipollente può non risultare, da sola, sufficiente alla corretta identificazione della persona fisica. (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza impugnata, che aveva ritenuto non conforme al modello di diligenza imposto dalla norma la condotta di un notaio che, in occasione della stipula di un mutuo ipotecario, si era limitato a recepire i documenti concernenti le generalità della mutuataria forniti dalla stessa banca mutuante, senza esaminarli, né operare, a sua volta, alcun ulteriore accertamento circa l’identità della persona che era tenuto, invece, ad identificare compiutamente). (massima ufficiale)
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