Diritto e Procedura Civile


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 15147 - pubb. 03/06/2016

Il decreto di pagamento dell’ausiliario si impugna entro 30 giorni

Corte Costituzionale, 12 Maggio 2016, n. 106. Est. Morelli.


Decreto di liquidazione del compenso all’ausiliario – Termine per impugnazione – Giorni trenta – Sussiste



Il decreto di liquidazione del compenso all’ausiliario – emesso dal giudice che lo ha nominato ed opponibile (ex art. 15, comma 2, dlgs 150 del 2011) innanzi al capo dell’ufficio cui appartiene quel magistrato – deve considerarsi equiparato all’ordinanza del giudice monocratico, appellabile ex art. 702-quater cod. proc. civ. Pertanto, il termine, di trenta giorni dalla comunicazione o notificazione del provvedimento, di cui al citato art. 702-quater cod. proc. civ., deve ritenersi parimenti riferito, sia all’opposizione avverso il decreto sulle spese di giustizia, sia all’appello avverso l’ordinanza di cui all’art. 702-ter dello stesso codice, per esigenze di omogeneità del rito, al quale i due (sia pur diversi) comparati procedimenti sono ricondotti. L’attrazione dell’opposizione in esame nel modello del rito sommario di cognizione spiega, dunque, perché il termine per la correlativa proposizione non sia più quello speciale, di venti giorni, previsto nel testo originario dell’art. 170 del d.P.R. n. 115 del 2002, bensì quello di trenta giorni stabilito ora in via generale per il riesame dei provvedimenti adottati in prima istanza nell’ambito di procedure riconducibili allo schema del rito sommario. (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)


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