Diritto della Famiglia e dei Minori
Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 9986 - pubb. 03/02/2014
La madre non perde il diritto alla casa familiare se la lascia per sottrarsi alle violenze del marito
Tribunale Milano, 08 Ottobre 2013. Pres., est. Canali.
Assegnazione della casa familiare – Allontanamento spontaneo da parte del genitore – Perdita del diritto alla assegnazione – Sussiste – Allontanamento a causa di violenze da parte dell’altrui coniuge – Diritto al rientro nell’abitazione mediante assegnazione – Sussiste.
L’allontanamento volontario da parte di uno dei coniugi, che porti con sé i figli minori, determina una cesura tra l’ambiente domestico ed i figli stessi; occorre, però, distinguere tra un allontanamento volontario (o anche solo determinato dalla necessità di sottrarre i figli minori alla tensione endofamiliare che i conflitti coniugali sollevano) dall’allontanamento determinato o indotto dalla necessità di preservare sia il coniuge che i figli minori dalla violenza subita o anche solo assistita; in tal caso ad una cesura meramente “materiale” del rapporto tra i figli minori e il loro ambiente domestico, può non corrispondere (o non corrisponde necessariamente) una cesura di tipo psicologico o soggettivo, poiché un allontanamento “forzato” comporta inevitabilmente una tensione ed una aspettativa di ritorno quando, per scelta del genitore abusante ovvero per provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, sia cessato lo stato di pericolo. (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)
Testo Integrale