Diritto della Famiglia e dei Minori
Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 12265 - pubb. 18/03/2015
Il concepito è soggetto del diritto
Cassazione civile, sez. I, 08 Agosto 2014, n. 17811. Est. Piccininni.
Concepito - Titolarità di diritti - Sussiste
Il nostro ordinamento riconosce espressamente al concepito la possibilità di divenire titolare di diritti (art. 1 c.c., comma 2); che nello stesso codice civile sono dettate disposizioni che attribuiscono diritti patrimoniali al concepito, segnatamente in tema di successione (art. 462, comma 1) e di donazione (art. 784, comma 1); che forme di tutela del nascituro sono anche previste in altre leggi, quali la L. n. 40 del 2004, il cui capo 3^ contiene "Disposizioni concernenti la tutela del nascituro", la L. n. 405 del 1975, che per la parte di interesse attribuisce al nascituro la tutela del diritto alla salute riconosciuto dall'art. 32 Cost., la L. n. 194 del 1978, per la quale la vita umana è tutelata fin dal suo inizio, l'art. 578 c.p. (infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale) per quanto concerne i profili penali. Inoltre analogo riconoscimento è intervenuto ad opera della giurisprudenza di Cassazione che, nell'affrontare i prospettati profili risarcitori, ha reiteratamente ritenuto meritevole di accoglimento la domanda di danno proposta da soggetto non ancora nato alla data della commissione dell'illecito (C. 12/16754, C. 11/9700, C. 09/10741, C. 00/5881). Deve dunque concludersi sul punto che anche al nascituro deve essere riconosciuta l'attitudine ad essere titolare di diritti, e pertanto la sua legittimazione sostanziale in relazione ad atti di disposizione del fondo patrimoniale. (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)
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