Crisi d'Impresa e Insolvenza


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 31673 - pubb. 17/07/2024

Fallimento e IVA: la dichiarazione ex art. 74 bis del d.P.R. n. 633/1972 equiparabile alla dichiarazione di cessazione di attività

Cassazione civile, sez. V, tributaria, 04 Luglio 2024, n. 18320. Pres. Fuochi Tinarelli. Est. Nonno.


Fallimento – Posizione IVA – Distinguere tra posizione IVA ante e post fallimento – Effetti – Dichiarazione ex art. 74 bis del d.P.R. n. 633 del 1972 – Cessazione di attività



La necessità di distinguere tra la posizione IVA ante fallimento e la posizione IVA post fallimento giustifica l’orientamento per il quale la dichiarazione, prevista dall'art. 74 bis del d.P.R. n. 633 del 1972 del curatore, relativamente alle operazioni anteriori all'apertura o all'inizio della procedura concorsuale, è equiparabile alla dichiarazione di cessazione di attività; con la conseguenza che essa, al pari della dichiarazione annuale, chiudendo il rapporto tributario antecedente al fallimento, fa sorgere, da quella data, ai sensi dell'art. 30 del d.P.R. 633 del 1972, il diritto al rimborso dei versamenti d'imposta che risultano effettuati in eccedenza (Cass. n. 27948 del 30/12/2009; Cass. n. 36385 del 13/12/2022).


Nell’occasione, la Corte di cassazione ha ribadito che “la posizione IVA maturata in epoca precedente la dichiarazione di fallimento è differente da quella successiva, ponendosi la coincidenza della partita IVA per le operazioni prefallimentari e postfallimentari come circostanza meramente occasionale, che non muta l'autonomia giuridica delle operazioni facenti capo al fallito, di cui il curatore è avente causa e amministratore del patrimonio, e quelle riferibili alla massa dei creditori, nel cui interesse opera il curatore stesso, quale gestore del patrimonio altrui, con conseguente necessità di redazione, ai sensi dell'art. 74-bis del d.P.R. n. 633 del 1972, di due distinte dichiarazioni IVA, aventi ad oggetto le operazioni effettuate dal fallito anteriormente e successivamente al fallimento» (Cass. n. 14620 del 29/05/2019).” (Franco Benassi) (riproduzione riservata)




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