Diritto Civile
Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 27891 - pubb. 20/09/2022
Opposizione a decreto ingiuntivo da parte dell'erede ed effetti della accettazione con beneficio di inventario
Cassazione civile, sez. II, 27 Luglio 2022, n. 23398. Pres. D'Ascola. Est. Papa.
Successione ereditaria - Accettazione con beneficio di inventario - Effetti - Distinzione del patrimonio del defunto da quello dell’erede - Conformazione del diritto di credito - Esclusione - Incidenza su limite di responsabilità dell’erede - Sussistenza - Conseguenze nel processo - Fattispecie
In tema di successione ereditaria, l'accettazione con beneficio di inventario produce l'effetto di tener distinto il patrimonio del defunto da quello dell'erede, consentendo a quest'ultimo di pagare i debiti ereditari e i legati nel limite del valore dei beni a lui pervenuti e soltanto con questi stessi beni, senza conformare il diritto di credito azionato, che resta immutato nella sua natura, portata e consistenza, ma segnando i confini della sua soddisfazione attraverso la limitazione della responsabilità dell'erede, in deroga al più generale principio della tendenziale illimitatezza della responsabilità patrimoniale ex art. 2740, comma 2, c.c.. Ne deriva che, detto istituto, incidendo sulla qualità del rapporto, assume rilievo soltanto nel giudizio di cognizione avente ad oggetto l'accertamento del credito e la condanna del debitore al relativo adempimento, prima che si instauri la fase dell'esecuzione forzata. (Nella specie, la S.C., in applicazione di tale principio, ha cassato la sentenza impugnata, con la quale i giudici d'appello avevano confermato l'accoglimento dell'opposizione a decreto ingiuntivo, proposta dall'erede beneficiato, e rigettato la domanda del creditore, ritenendo che quest'ultimo non avesse azione di accertamento e condanna in danno del coerede, sia pure nei limiti dell'accettazione condizionata). (massima ufficiale)
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