Diritto Civile
Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 27822 - pubb. 08/09/2022
Compravendita: esercizio dell’'actio quanti minoris' e successiva richiesta di risoluzione del contratto con la memoria ex art. 183, comma 6, c.p.c.
Cassazione civile, sez. II, 18 Luglio 2022, n. 22539. Pres. Di Virgilio. Est. Varrone.
Compravendita - Esercizio iniziale dell’”actio quanti minoris” - Richiesta di risoluzione del contratto con la memoria ex art. 183, comma 6, c.p.c. - Ammissibilità - Sussistenza - Contrasto coi principi di irrevocabilità della scelta ex art. 1492 c.c. e di divieto della “mutatio libelli” - Esclusione - Fondamento
In tema di compravendita, la parte che abbia chiesto, con la domanda giudiziale, la riduzione del prezzo pattuito, può, in alternativa, chiedere, con la memoria ex art.183, comma 6, c.p.c., la risoluzione del contratto per grave inadempimento, senza per questo porsi in contrasto sia col principio della irrevocabilità della scelta operata inizialmente ex art. 1492 c.c., atteso che esso, trovando il suo limite nella identità del vizio fatto valere, è superato dall'emersione di ulteriori e diversi vizi, sia con quello del divieto di "mutatio libelli" nel processo, stanti l'identità delle parti, del contratto e della complessiva vicenda sostanziale dedotta in giudizio e la connessione per alternatività delle due domande. (massima ufficiale)
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