Diritto Tributario
Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 26262 - pubb. 10/12/2021
Le Autorità Portuali, quali soggetti regolatori e non produttori di servizi portuali, vanno qualificate quali enti pubblici non economici
Cassazione civile, sez. V, tributaria, 06 Ottobre 2021, n. 27035. Pres. Sorrentino. Est. D'Aquino.
Concessione di aree demaniali – Canoni – Tassazione
Le Autorità Portuali, quali soggetti regolatori e non produttori di servizi portuali, vanno qualificate sul piano, sia funzionale, sia finanziario, quali enti pubblici non economici. Trattasi di soluzione già adottata dalla giurisprudenza amministrativa e recepita in sede legislativa con Legge 28 gennaio 1984, n. 94 di riordino della legislazione in materia portuale, volta a separare le funzioni di programmazione e controllo del territorio e delle infrastrutture portuali, affidate alle Autorità portuali, dalle funzioni di gestione del traffico e dei terminali, invece affidate a privati, ferma restando la proprietà pubblica dei suoli e delle infrastrutture. A ciò si aggiunge l'espressa qualificazione delle autorità portuali quali "enti pubblici non economici" operata dall'art. 7, co. 5, d.lgs. 4 agosto 2016, n. 169.
In conseguenza di tale qualificazione, i canoni percepiti dalle Autorità portuali non sono soggetti né ad IVA, né ad IRES, poiché corrisposti per lo svolgimento di attività rientranti nelle finalità istituzionali di detti enti pubblici non economici, assumendo rilevanza i soli proventi relativi ad eventuali attività di impresa esercitate dall'ente pubblico al di fuori di siffatti scopi istituzionali. (Giuseppe Melis) (riproduzione riservata)
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