Diritto Civile
Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 26174 - pubb. 17/11/2021
Risarcimento in forma specifica, riduzione in pristino e condanna generica al risarcimento del danno ex art. 278 c.p.c.
Cassazione civile, sez. III, 14 Ottobre 2021, n. 28030. Pres. Spirito. Est. Scrima.
Risarcimento del danno - Condanna generica - In genere - Risarcimento in forma specifica - Danno ulteriore - Mancanza di prova - Condanna generica al risarcimento del danno - Ammissibilità
Poiché il risarcimento del danno in forma specifica non esaurisce in sè, di regola, tutte le possibili conseguenze dannose del fatto lesivo - ed, in particolare, quelle prodottesi prima che la riduzione in pristino sia materialmente eseguita ovvero quelle diverse residuate nonostante tale riduzione in pristino -, il fatto che il giudice abbia condannato i corresponsabili, a titolo di risarcimento del danno, al pagamento delle somme - indicate dall'ausiliario - al fine della riduzione in pristino, non osta, anche in difetto di prova di un concreto danno ulteriore, in aggiunta a quello risarcibile in forma specifica, alla pronuncia di una condanna generica al risarcimento del danno ex art. 278 c.p.c. (che, nel caso di specie, era stata proposta) essendo sufficiente, a tal fine, l'accertamento della potenziale ulteriore dannosità del fatto lesivo. (massima ufficiale)
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