Diritto dei Mercati Finanziari


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 9085 - pubb. 01/07/2010

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Cassazione Sez. Un. Civili, 03 Giugno 2013. .


Intermediazione finanziaria - Contratti stipulati fuori dai locali commerciali - Jus poenitendi - Facoltà di recesso del cliente - Interpretazione estensiva della disposizione di cui all'art. 30 del TUF - Necessità di assicurare la effettività della tutela del cliente - Previsione dell'art. 38 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE a garanzia di "un livello elevato di protezione dei consumatori" - Disparità di trattamento rispetto all'ipotesi di offerta fuori sede di strumenti finanziari.



A favore di un'interpretazione estensiva della disposizione di cui all'art. 30 del TUF, che sia in grado di meglio assicurare la tutela del consumatore, militano i principi generali desumibili dallo stesso testo unico, sicuramente ispirati all'esigenza di effettività dell'indicata tutela, cui dà ulteriore rinforzo la previsione dell'art. 38 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE, che, nel garantire "un livello elevato di protezione dei consumatori", per ciò stesso impone d'interpretare le norme ambigue nel senso più favorevole a questi ultimi. Ma, soprattutto, milita in tal senso la difficoltà di giustificare, anche sul piano costituzionale, una disparità di trattamento tra l'ipotesi di offerta fuori sede di strumenti finanziari che sia fondata sulla diversa tipologia di servizio d'investimento reso dall'intermediario, quando del tutto analoga è la situazione di maggiore vulnerabilità in cui viene comunque a trovarsi il cliente per il fatto stesso che l'offerta lo raggiunge fuori dalla sede dell'intermediario o degli altri soggetti indicati dal primo comma del citato art. 30. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)