Diritto Bancario e Finanziario
Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 17391 - pubb. 03/06/2017
L’usurarietà del tasso moratorio va valutata in base alla sua concreta applicazione
Tribunale Padova, 06 Aprile 2017. Est. Bertola.
Usura – Contratto di mutuo – Tasso di interesse moratorio – Valutazione dell’usurarietà – Verifica dell’incidenza della mora in concreto – Rilevanza del periodo di effettiva applicazione – Sussiste
Mentre per gli interessi corrispettivi può porsi un problema di usurari età del tasso originaria, ovvero che sia usurario il tasso per come pattuito nel contratto a prescindere dallo sviluppo che lo stesso ha avuto nel corso del rapporto poiché quel tasso di interesse sarà certamente applicato per tutta la durata del rapporto e ad ogni rata, afferendo gli interessi corrispettivi alla fisiologia del rapporto, il medesimo discorso non può farsi per la mora.
Per valutare l’eventuale usurarietà del tasso di mora è necessario verificare come tale tasso si atteggia in concreto nel corso del rapporto, perché potrebbe accadere che il ritardo nell’adempimento sia pari ad un giorno solo: spalmata l’incidenza del tasso nel corso del trimestre potrebbe anche accadere che l’importo addebitato non faccia andare in usura il relativo tasso, avendo 89 giorni su 90 in regolare ammortamento. (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)
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