Diritto Civile


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 29419 - pubb. 04/07/2023

Pignoramento mobiliare e strumenti a disposizione del terzo che assuma di essere proprietario dei beni pignorati

Cassazione civile, sez. III, 16 Maggio 2023, n. 13362. Pres. Frasca. Est. Saija.


Pignoramento mobiliare - Terzo che assuma di essere proprietario dei beni pignorati - Opposizione di terzo ex art. 619 c.p.c. - Assegnazione - Acquisito del possesso dei beni in buona o in mala fede



In tema di pignoramento mobiliare, il terzo che assuma di essere proprietario dei beni pignorati può proporre - prima che venga disposta la vendita o l’assegnazione - l’opposizione di terzo ex art. 619 c.p.c., allo scopo di paralizzare l’azione esecutiva, nonché, dopo la vendita, l’opposizione tardiva, ex art. 620 c.p.c., finalizzata alla ripetizione della somma ricavata.


Nel caso in cui sia stata però disposta l’assegnazione in favore del creditore, occorre distinguere se questi abbia acquisito il possesso dei beni in buona o in mala fede; nel primo caso, ai sensi dell’art. 2926, comma 1, c.c., il terzo può solo agire per la ripetizione della somma corrispondente al credito soddisfatto con l’assegnazione, entro i successivi sessanta giorni, a pena di decadenza; nel secondo caso, il terzo può proporre un’azione petitoria senza limitazioni temporali (salva l’eventuale prescrizione acquisitiva in favore dell’assegnatario), in forza del combinato disposto degli artt. 2925 e 2920 c.c.


Infine, a prescindere dalla condizione soggettiva di buona o mala fede dell’assegnatario, il terzo può anche proporre l’opposizione tardiva ex art. 620 c.p.c. dinanzi al giudice dell’esecuzione, allo scopo di far valere i propri diritti sulla somma ricavata, nella sola ipotesi in cui l’esecuzione mobiliare – dopo l’assegnazione stessa - sia ancora pendente, occorrendo procedersi alla distribuzione tra i creditori concorrenti. Resta ferma, in ogni caso, la responsabilità del creditore procedente di mala fede per i danni cagionati al terzo proprietario e per le spese che questi ha dovuto affrontare, a causa dell’esecuzione (principio di diritto enunciato dalla Corte). (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)




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