Diritto della Famiglia e dei Minori
Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 16885 - pubb. 14/03/2017
Nato da parto anonimo: sulle modalità di accesso alle origini
Appello Salerno, 07 Febbraio 2017. Est. Colucci.
Figlio nato da parto anonimo – Diritto a conoscere le proprie origini – Sussistenza – Previa verifica della persistenza nella madre della volontà di conservare l’anonimato – Necessità – Modalità di attuazione del provvedimento che riconosce il diritto
In tema di parto anonimo, per effetto della sentenza delle Corte costituzionale n. 278 del 2013, ancorché il legislatore non abbia ancora introdotto la disciplina procedimentale attuativa, sussiste la possibilità per il giudice, su richiesta del figlio desideroso di conoscere le proprie origini e di accedere alla propria storia parentale di interpellare la madre che abbia dichiarato alla nascita di non voler essere nominata, ai fini di una eventuale revoca di tale dichiarazione, e ciò con modalità procedimentali, tratte dal quadro normativo e dal principio somministrato dalla Corte stessa, idonee ad assicurare la massima riservatezza ed il massimo rispetto della dignità della donna, fermo restando che il diritto del figlio trova un limite insuperabile allorché la dichiarazione iniziale per l’anonimato non sia rimossa in seguito all’interpello e persista il diniego della madre di svelare la propria identità (La Corte di Appello di Salerno si conforma ai principi enunciati dalle Sezioni Unite, con sentenza n. 1946 del 25 gennaio 2017, disponendo, nel caso di specie, che la Stazione dei Carabinieri territorialmente competente provveda, con facoltà di subdelega, agli opportuni adempimenti). (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)
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