Diritto Civile


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 27978 - pubb. 06/10/2022

Prova del danno non patrimoniale patito dai prossimi congiunti della vittima

Cassazione civile, sez. III, 30 Agosto 2022, n. 25541. Pres. Travaglino. Est. Pellecchia.


Danno non patrimoniale patito dagli stretti congiunti - Danno “presuntivo” - Sussistenza - Danno “in re ipsa” - Esclusione - Ragioni



In tema di danno non patrimoniale, il pregiudizio patito dai prossimi congiunti della vittima va allegato, ma può essere provato anche a mezzo di presunzioni semplici e massime di comune esperienza, dato che l'esistenza stessa del rapporto di parentela fa presumere la sofferenza del familiare superstite, ferma restando la possibilità, per la controparte, di dedurre e dimostrare l'assenza di un legame affettivo, perché la sussistenza del predetto pregiudizio, in quanto solo presunto, può essere esclusa dalla prova contraria, a differenza del cd. "danno in re ipsa", che sorge per il solo verificarsi dei suoi presupposti senza che occorra alcuna allegazione o dimostrazione. (massima ufficiale)




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