Diritto e Procedura Civile


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 27554 - pubb. 30/05/2020

Chiarezza e sinteticità degli atti

Cassazione civile, sez. V, tributaria, 30 Aprile 2020, n. 8425. Pres. Cirillo. Est. Guida.


Dovere di chiarezza e sinteticità – Violazione – Art. 366, nn. 3-4, c.p.c. – Inammissibilità – Sussiste



Il ricorrente deve compiere lo sforzo di rappresentare sinteticamente fatti e categorie giuridiche sui quali si vuole che la Corte stessa eserciti il suo magistero, al fine di non gravare, indebitamente, il giudice di legittimità di un compito che non gli appartiene. […] Svolta questa premessa in punto di diritto, nella fattispecie concreta la sentenza della CTR - che consta, complessivamente, di quattro pagine, le ultime due delle quali contengono le ragioni della decisione e il dispositivo - statuisce su un thema decidendum circoscritto (la verifica circa la legittimità formale o meno dell'atto impositivo) e segue un percorso argomentativo nitido e lineare. Ebbene, alla relativa semplicità della questione giuridica essenziale della controversia, congruamente illustrata nella sentenza impugnata, si contrappone un ricorso per cassazione (che consta di 239 pagine: le prime 74 dedicate alla narrativa della vicenda processuale; le altre 165 recanti 12 motivi d'impugnazione), che non rispetta i canoni redazionali della chiarezza e della sinteticità e, anzi, è ponderoso, ipertrofico, quasi monumentale. I motivi del ricorso sono formulati in maniera farraginosa, disordinata e confusa, con una prosa involuta, difficilmente comprensibile, appesantita da continue e ridondanti ripetizioni e sovrapposizioni di elementi di fatto e di diritto, quasi a voler perseguire l'obiettivo - peculiare e controproducente - d'ostacolare anziché agevolare il compito, proprio di questa Corte, di discernere le critiche rivolte alla sentenza impugnata in vista del controllo di legittimità. In tal modo, però, viene infranto, inammissibilmente, il nucleo contenutistico che deve caratterizzare il ricorso per cassazione (art. 366, cod. proc. civ.), il quale si sostanzia nella chiara e sommaria esposizione dei fatti di causa e degli specifici motivi per i quali si chiede la cassazione, con l'indicazione delle norme di diritto su cui si fondano. (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)


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