Diritto Civile


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 27315 - pubb. 19/05/2022

Patto sulla forma dell’opzione di mutamento del tasso ed effetti sul piano di ammortamento

ABF Napoli, 02 Marzo 2022, n. 3898. Pres. Carriero. Est. Dolmetta.


Patto sulla forma dell’opzione di modifica del tasso – Forma convenzionale – Modifica che non rispetti tale forma – Nullità – Affermazione



Laddove il contratto preveda che l’opzione per il mutamento del tasso (nella specie, da variabile a fisso per un certo arco temporale) debba essere esercitata dal cliente “mediante richiesta fatta pervenire alla Banca a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno”, tale clausola deve intendersi come impositiva di uno specifico vincolo di forma per l’esercizio di detta facoltà da parte del cliente, e va sussunta sotto il disposto della norma dell’art. 1352 c.c. Con la conseguenza che, salva l’ipotesi in cui sia superata la presunzione fissata dalla citata disposizione, le manifestazioni di volontà di mutamento del tasso espresse in forme diverse non producono alcun effetto modificativo della disciplina del rapporto (nel caso di specie, difettava la forma richiesta dalla clausola, e nemmeno la banca aveva allegato in modo specifico che fosse intervenuta una comunicazione del cliente in tal senso; ciò considerato, il Collegio ha ritenuto che il cliente avesse diritto all’estinzione anticipata secondo l’importo indicato nel piano di ammortamento – convenzionalmente qualificato come “parte integrante e sostanziale” del contratto – nonostante l’intervenuto “disallineamento” tra tale piano e la realtà all’esito dell’applicazione, per un certo periodo di tempo, di un tasso fisso, diverso da quello variabile risultante nel piano). (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)


A cura di Dolmetta, Minneci, Mucciarone, Malvagna, Lentini, Bonfanti, Mager, Cipriani, Solarolo, Dassisti


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