Codici & Città
CODICI
Civile-Giurisp.
Societario-Giurisp.
Terzo settore
Condominio-Giurisp.
Amm.Sostegno-Giurisp.
Proc.Civile-Giurisp.
Mediazione-Giurisp.
Negoziazione-Giurisp.
Arbitrato-Giurisp.
Fallimentare-Giurisp.
Fallimentare-
Ragionato
Crisi e Insolvenza
Correttivo CCII
Crisi Bancarie e Fondi
Sovraindebitamento-Giurisp.
Amm.Straord.-Giurisp.
Bancario-Giurisp.
TUB - Testo Unico Bancario
Risolzione, Bail-in
Finanziario
-Giurisp.
TUF - Testo Unico Finanza
FORI
Milano
Roma
Torino
Bologna
Firenze
Bari
& ------------------- &
Ancona
Bergamo
Brescia
Brindisi
Cremona
Forlì
Genova
Mantova
Modena
Monza
Napoli
Napoli nord
Novara
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Pescara
Piacenza
Prato
Ravenna
Reggio Emilia
Rimini
Rovigo
Salerno
Santa Maria Capua Vetere
Treviso
Udine
Varese
Venezia
Verona
Vicenza
FOCUS
Riv. Diritto Bancario
Riv. Crisi e Insolvenza
Riv. Esecuzione Forzata
Riv. Condominio&Locaz.
Riv. Sovraindebitamento
Riv. Separazione e Div.
& ------------------- &
Procura Gen. Cassazione
Il Leasing
Tutela della Persona
& ------------------ &
Milano Sentenze
Roma Sentenze
Napoli Sentenze
Torino Sentenze
Bologna Sentenze
Firenze Sentenze
Bari Sentenze
& ----------------- &
Corte di Cassazione
Corte Costituzionale
Gazzetta Ufficiale
Banca d'Italia
Consob
&----------------------&
ARCHIVI
BLOG
OPINIONI
SITO CLASSICO
Foglio di giurisprudenza
Direttore Franco Benassi
ilcaso.benassi@gmail.com
Apri Menu
Home
Articoli
Riviste & Sezioni
Riv. Diritto Bancario
Riv. Crisi e Insolvenza
Riv. Diritto e Proc. civile
Riv. Esecuzione Forzata
Riv. Condominio&Locaz.
Riv. Sovraindebitamento
Riv. Separazione e Div.
& ------------------- &
Arbitrato
Articoli
Bancario e Finanziario
Cass. Sez. Unite Civili
Civile
Condominio e Locazioni
Crisi e Insolvenza
Deontologia
Diritto e Proc. civile
Famiglia e Minori
Fallimentare
Finanziario e Bancario
Internet & Technology
Leasing
Lavoro
Medico e Responsabilità
Penale Impresa
Persone
Procura Gen. Cassazione
Societario
Sovraindebitamento
Tributario
Trust
Articoli (old)
& -------------------- &
Convegni
Aste & Avvisi
LiquidaGest
Libri
Cerca in tutto il sito
Cerca tra gli Articoli
Cerca Città
Merito
-
Ultime Pubblicate
Wednesday 13 January 2021
Contratti derivati: il mark to market, il modello di pricing e gli scenari probabilistici non integrano la causa di un contratto di interest rate swap.
Interest rate swap - Mancata indicazione del mark to market, del modello di pricing e degli scenari probabilistici - Nullità - Esclusione
Interest rate swap - Causa tipica - Scambio del differenziale
Interest rate swap - Valore iniziale del prodotto (c.d. mark to market) - Elementi per il calcolo.
Va disattesa la prospettazione secondo cui il contratto IRS sarebbe privo della causa tipica dei derivati perché in esso mancherebbe la specificazione del Mark to market iniziale, del modello matematico di pricing e degli scenari probabilistici, senza i quali verrebbe meno la consapevole e razionale creazione di alee reciproche che è alla base della causa del derivato.
La causa del derivato IRS consiste nello scambio del differenziale dei valori del sottostante parametrato a tassi di interesse: le parti si impegnano a date prestabilite a versare o a riscuotere il differenziale di importi determinati in base a tassi di interesse diversi applicati a un capitale di riferimento detto “nozionale”, che non è oggetto di scambio ma funge da parametro su cui commisurare gli interessi che vengono incassati o pagati dai contraenti; l’oggetto del contratto IRS con funzione di copertura è il differenziale.
I criteri di valutazione del Mark to market indicati nel contratto quadro (e nello specifico i modelli matematici utilizzati comunemente dagli intermediari professionali) sono perfettamente in linea con la disposizione dell’art. 2427 bis c.c. (introdotto da D. Lgs. 304/2003 ed entrato in vigore al primo gennaio del 2005, successivamente modificato nel 2015) che nella sua originaria formulazione prevedeva che il fair value degli strumenti finanziari derivati nella titolarità delle società andava determinato, per gli strumenti fuori dal mercato attivo (gli OTC), con riferimento “ai modelli e tecniche di valutazione generalmente accettati” in modo da “assicurare una ragionevole approssimazione al valore di mercato”. (Giovanni Ferrini) (riproduzione riservata)
Tribunale Bologna, 05 January 2021.
Tuesday 12 January 2021
Opposizione all’esecuzione ex art. 615 c.p.c. e ammissibilità della sospensione soggettivamente parziale dell’espropriazione.
Opposizione all’esecuzione – Sospensione soggettivamente parziale dell’espropriazione – Ammissibilità – Interesse concreto e attuale dell’esecutato – Sussistenza.
La parte esecutata in caso di opposizione all’esecuzione proposta ai sensi dell’art. 615, comma 2, c.p.c. ha interesse alla sospensione dell’esecuzione limitatamente all’intervento del creditore titolato perché quest’ultimo ha un potere d’impulso dotato di una propria autonomia giuridica che prescinde dalla sorte del titolo esecutivo del creditore procedente e che gli consente di proseguire, eventualmente anche da solo, il processo esecutivo sino al suo fisiologico epilogo (vendita del bene e distribuzione del ricavato).
L’interesse della parte esecutata a promuovere l’opposizione esecutiva contro l’intervento titolato sussiste anche anteriormente alla caducazione del titolo esecutivo del creditore procedente perché, nel periodo intercorrente tra la caducazione del titolo esecutivo e quello necessario al G.E. per esaminare l’istanza sospensiva dell’opponente medio tempore proposta, potrebbe verificarsi l’aggiudicazione dell’immobile staggito, i cui effetti sono insensibili all’eventuale chiusura anticipata o all’estinzione del processo esecutivo successivamente dichiarata (v. art. 187-bis disp. att. c.p.c.).
L’interesse dell’esecutato ad ottenere un’inibitoria immediata del potere d’impulso che compete al creditore intervenuto titolato è attuale e non è differibile alla data dell’eventuale futura caducazione del titolo esecutivo del procedente in considerazione degli effetti irreversibili dell’aggiudicazione e della correlativa necessità di non lasciare la parte esecutata senza tutela in forma specifica del suo diritto a non subire un’ingiusta espropriazione immobiliare (nel caso, infatti, rimarrebbe solo la tutela per equivalente di cui all’art. 96, secondo comma, c.p.c.). (Giovanni Trolese) (riproduzione riservata)
Tribunale Verona, 04 January 2021.
Wednesday 13 January 2021
Covid-19, rigetto delle istanze istruttorie e fissazione di udienza di precisazione delle conclusioni con trattazione scritta.
Processo civile – Trattazione scritta – Rigetto delle istanze istruttorie – Fissazione di udienza di precisazione delle conclusioni con trattazione scritta.
Tribunale Bologna, 30 December 2020.
Tuesday 12 January 2021
COVID-19, rinvio ex art. 309 c.p.c. e termine di trenta giorni per il preavviso alle parti dello svolgimento con trattazione scritta.
COVID-19 – Processo civile – Trattazione scritta – Rinvio ex art. 309 c.p.c. – Comunicazione alle parti nei trenta giorni precedenti – Non necessità.
Non vi è necessità di comunicare alle parti trenta giorni prima (ex art. 221, comma 4, d.l. n. 34/2020, conv. in l. n. 77/2020) che l’udienza di svolgerà con trattazione scritta quando la causa deve essere rinviata ai sensi dell’art. 309 c.p.c. e le parti devono solo scegliere manifestare o meno l’interesse alla prosecuzione del processo. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)
Tribunale Bologna, 29 December 2020.
Wednesday 13 January 2021
Presunzione di conoscenza ex art. 1335 c.c. della contestazione disciplinare e recapito alternativo.
Contestazione disciplinare – Presunzione di conoscenza ex art. 1335 c.c. – Riparto dell’onere probatorio – Recapito alternativo.
In base all’art. 1335 c.c. ogni dichiarazione – quale certamente è un atto di licenziamento ovvero una contestazione disciplinare - diretta ad una determinata persona si reputa da questa conosciuta nel momento in cui la comunicazione giunge all’indirizzo del suo destinatario [e tale momento, nel caso in cui la dichiarazione sia stata inviata mediante lettera raccomandata non consegnata per l'assenza del destinatario (o di altra persona abilitata a riceverla), coincide con il rilascio del relativo avviso di giacenza del plico presso l'ufficio postale]; potendo la detta presunzione (relativa) essere vinta dalla dimostrazione da parte del destinatario della dichiarazione di essere stato, senza sua colpa, nell’impossibilità di averne notizia.
Dovendosi anche evidenziare, con riferimento all’assenza colpa ed al concetto di impossibilità di avere notizia della comunicazione, come questa si sostanzi nell'impossibilità da parte del destinatario di avere conoscenza della dichiarazione per circostanze eccezionali (come una improvvisa e grave malattia) ed estranee alla sua volontà e che lo abbiano tenuto lontano dal luogo di destinazione della dichiarazione stessa ed abbiano in tal modo interrotto in modo assoluto il suo collegamento (anche telefonico od epistolare) con tale luogo, essendo quindi necessario che il destinatario dimostri un fatto o una situazione che spezzi od interrompa in modo duraturo il collegamento tra il destinatario ed il luogo di destinazione della comunicazione e che tale situazione sia incolpevole, vale a dire non superabile con l'uso dell'ordinaria diligenza. Nel caso di specie il ricorrente avrebbe ad esempio potuto fornire al datore di lavoro proprio recapito al di fuori dell’Italia ovvero concordare/comunicare al datore di lavoro altra metodologia per essere contattato. (Francesco Fontana) (Sara Cattarinussi) (riproduzione riservata)
Tribunale Vicenza, 29 December 2020.
Wednesday 13 January 2021
Permesso parentale, discrezionalità del datore di lavoro e silenzio assenso dell’INPS.
Tribunale ordinario – Sezione Lavoro – Permesso parentale – Silenzio assenso INPS – Art. 20 L. 241/1990 – Non opera tra datore e prestatore di lavoro.
Circa la valutazione di sussistenza dei presupposti di concessione del permesso parentale, il tenore dell’art. 32, Legge 151/2001 non lascia grandi spazi di discrezionalità in capo al datore di lavoro il quale, ove gli sia richiesto, nella misura in cui l’INPS acconsenta al pagamento dell’indennità prevista dall’art. 34, Legge 151/2001, deve consentire la fruizione del congedo.
In punto formazione del silenzio assenso da parte dell’INPS, la regola di cui all’art. 20 della Legge 241/1990 è [tuttavia] diretta a regolare i rapporti fra il privato e le amministrazioni e non tra lavoratori e datori di lavoro. In ogni caso, nel caso di specie [per la richiesta di congedo parentale] non si è formato alcun silenzio assenso posto che i tempi legali di disbrigo della pratica connessa alla richiesta di congedo parentale sono di 60 giorni e non di 30. (Francesco Fontana) (Maurizio Polato) (riproduzione riservata)
Tribunale Vicenza, 29 December 2020.
Friday 08 January 2021
Difetto di legittimazione attiva del cessionario di credito bancario.
Cessione di credito bancario - Legittimazione del presunto cessionario - Prova del credito.
In tema di legittimazione attiva del presunto cessionario di un credito bancario per il quale questi abbia agito in via monitoria, il deposito dell’avviso di cessione del credito pubblicato in Gazzetta Ufficiale da parte del presunto cessionario ex art. 58 TUB non è sufficientemente specifico da consentire di ritenere provata l’inclusione del credito nell’oggetto della cessione. (Antonio Paone) (riproduzione riservata)
Tribunale Rimini, 28 December 2020.
Friday 08 January 2021
Illegittima segnalazione in Centrale Rischi, fumus boni iuris e periculum in mora.
Illegittima segnalazione in Centrale Rischi della società cessionaria del Credito - Reclamo ex art.669-terdecies c.p.c. - Fumus boni iuris - Obbligo del preavviso di segnalazione derivante dall'obbligo di buona fede in executivis ex art.1375 c.c. e 1175 c.c. - Sussistenza
Illegittima segnalazione in Centrale Rischi della società cessionaria del Credito - Reclamo ex art.669-terdecies c.p.c. - Cessione in blocco di rapporti giuridici ex l.130/1999 - Legittimazione attiva della cessionaria - Onere della prova della cessione dello specifico rapporto - Sussistenza
Illegittima segnalazione in Centrale Rischi della società cessionaria del Credito - Reclamo ex art.669-terdecies c.p.c. - Periculum in mora - Lesione sia del diritto di accesso al credito del privato o di modifica del credito con il ricorso a rinegoziazione o sospensione del mutuo - Sussistenza.
La necessità dell’avvertimento dell’imminente segnalazione a sofferenza inviata dall’Istituto di credito al cliente deriva, oltre che dalle norme di legge e di regolamento vigenti in materia, dalla lettura costituzionalmente orientata delle pattuizioni contrattuali stipulate fra le parti, ed in particolare dalla necessità di attenersi ad un obbligo di buona fede in executiviis nel corso del rapporto. Le disposizioni di cui agli articoli 1375 cod. civ. e 1175 cod. civ., attinenti – rispettivamente – agli obblighi di buona fede e correttezza, deve ritenersi siano state nel tempo omologate e sovrapposte dall’interpretazione giurisprudenziale e dottrinale, assolvendo gradualmente alla funzione di strumento di integrazione dell’obbligazione, richiamate per esigere dal debitore e dal creditore condotte ulteriori rispetto a quelle che riguardano l’adempimento delle rispettive obbligazioni. Il concetto di buona fede così delineato si accompagna inoltre al canone di diligenza di cui all’art. 1176 cod. civ. (ossia al dovere di impegno richiesto alle parti in vista dell’esecuzione della prestazione), sicché anche con riguardo a tali obblighi integrativi sopra delineati deve ritenere sia ipotizzabile un agire negligente delle parti. (Federico Pedonese) (riproduzione riservata)
L’estratto pubblicato in Gazzetta Ufficiale non può da solo essere sufficiente ad integrare la prova richiesta in capo alla cessionaria del credito in assenza della produzione in giudizio anche del contratto di cessione da cui si possa ricavare che lo specifico credito per il quale la cessionaria agisce rientra fra quelli oggetto dell’operazione di cartolarizzazione. Infatti deve ritenersi che la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale persegua un fine radicalmente diverso dalla produzione del contratto di cessione, impattando il diverso profilo dell’opponibilità della cessione e non quello della prova della titolarità del credito: la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, infatti, deve essere considerata elemento sufficiente solo a dare notizia dell’acquisto in blocco e ad esonerare la cessionaria dalla notificazione ma non dalla necessità di dar prova dell’avvenuta cessione dello specifico credito, non essendo possibile in mancanza stabilire se il credito sia di titolarità della cessionaria. (Federico Pedonese) (riproduzione riservata)
L’effettuazione della segnalazione, allorquando si ritiene che sussista il fumus di illegittimità della stessa, mina di per sé stessa la possibilità per il cliente di ricorrere al credito bancario, causando così una lesione sia del diritto di accesso al credito del privato o di modifica del credito con il ricorso a rinegoziazione o sospensione del mutuo già ottenuto sia del diritto all’accesso al credito di impresa qualora già svolga o intenda svolgere tale attività. La non corretta segnalazione alla Centrale Rischi, pertanto, essendo di per sé stessa idonea non solo a produrre effetti pregiudizievoli di perdurante attualità, ma anche a determinare una progressiva accentuazione degli stessi, integra quel periculum in mora che giustifica la concessione di un provvedimento d'urgenza, consistente nell'ordine dato alla Banca di eliminare la segnalazione del credito in questione da quelle a sofferenza. (Federico Pedonese) (riproduzione riservata)
Tribunale Treviso, 28 December 2020.
Friday 15 January 2021
Covid-19 – Cartolarizzazione di udienza e convenuto non costituito ma con istanza di visibilità.
Covid-19 – Prima udienza – Convenuto non costituito ma con istanza di visibilità – Cartolarizzazione dell’udienza – Nota scritta che non sostituisce la comparsa di risposta.
Tribunale Bologna, 28 December 2020.
Wednesday 13 January 2021
Covid-19: convenuto non costituito, richiesta di visibilità del domiciliatario e fissazione di udienza con trattazione scritta.
Covid-19 – Processo civile – Convenuto non costituito – Richiesta di visibilità proposta dal domiciliatario – Fissazione della prima udienza con trattazione scritta – Comunicazione alle parti.
Tribunale Bologna, 27 December 2020.
Thursday 14 January 2021
Covid-19: conversione in trattazione scritta di udienza già fissata e termine per deposito di note.
Covid-19 – Processo civile – Conversione di udienza già fissata con termine per deposito di note scritte in trattazione scritta ex art. art. 221, commi 3 e ss., d.l. 19 maggio 2020, n. 34 (conv. in l. 17 luglio 2020, n. 77).
Tribunale Bologna, 27 December 2020.
Thursday 07 January 2021
Misure alternative alla detenzione ed effetti della successiva rinuncia alla domanda da parte dell'interessato.
Istituti di prevenzione e di pena - Ordinamento penitenziario - Misure alternative alla detenzione - Soggetto detenuto - Richiesta dell'interessato - Necessità - Esclusione - Conseguenze (l. 26 luglio 1975 n. 354, norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà, artt. 47 ss., 57, 71; cod. proc. pen., art. 677).
Poiché le misure alternative alla detenzione possono essere concesse al condannato detenuto anche di ufficio, la successiva rinuncia alla domanda da parte dell’interessato non preclude alla magistratura di sorveglianza di verificare se sussistono comunque i presupposti per la concessione di una misura anche diversa da quella originariamente richiesta dal detenuto. (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)
Tribunale Torino, 22 December 2020.
Tuesday 12 January 2021
Saldo zero, adeguamento delle clausole anatocistiche e rimesse solutorie sui saldi ricalcolati.
Opposizione a decreto ingiuntivo bancario – Mancata produzione della serie completa degli estratti conto dall’apertura del conto corrente – Criterio presuntivo del saldo zero - Applicabilità
Adeguamento clausole anatocistiche – Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e comunicazione al cliente – Insufficienza – Necessità nuova specifica approvazione
Eccezione di prescrizione dell’azione di ripetizione di indebito – Individuazione rimesse solutorie su saldi ricalcolati.
Nella causa di opposizione a decreto ingiuntivo per saldo passivo di conto corrente, è onere della banca dimostrare la formazione del saldo ed in caso di mancata produzione della serie completa di tutti gli estratti conto ed in presenza di nullità contrattuali, si applica il criterio presuntivo di azzeramento del primo saldo negativo.
Non basta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e la comunicazione al cliente per la validità delle clausole anatocistiche, in quanto serve una nuova contrattualizzazione scritta con approvazione specifica.
L’individuazione delle rimesse solutorie prescritte deve effettuarsi sui saldi ricalcolati dopo essere stati depurati dagli addebiti illegittimi e non sui saldi risultanti dagli estratti conto. (Alessandro Stievanin) (riproduzione riservata)
Tribunale Vicenza, 22 December 2020.
Wednesday 23 December 2020
Competenza per territorio della magistratura di sorveglianza del luogo di residenza o del luogo di domicilio dell’interessato non detenuto.
Esecuzione - Magistratura di sorveglianza - Interessato non detenuto - Competenza per territorio - Luogo di residenza o di domicilio - Non coincidenza dei due luoghi - Fori concorrenti - Conseguenze.
L’art. 677, comma 2, c.p.p., nel prevedere la competenza per territorio della magistratura di sorveglianza del luogo di residenza o del luogo di domicilio dell’interessato non detenuto, stabilisce due fori concorrenti: con la conseguenza che, se il luogo di residenza dell’interessato non coincide con quello del suo domicilio, va affermata la competenza del giudice preventivamente adìto. (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)
Tribunale Alessandria, 19 December 2020.
Tuesday 22 December 2020
Opposizione a decreto ingiuntivo, concessione della provvisoria esecuzione e fissazione di udienza ex art. 183 c.p.c. al maggio 2021 in attesa della conversione in legge del d.l. Ristori.
Processo civile – Opposizione a decreto ingiuntivo – Concessione della provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo opposto – Impossibilità di fissare l’udienza cartolare in base all’art. 221, comma 4, d.l. 19 maggio 2020, n. 34 – Opportunità di mantenere un contatto telematico con i difensori mediante gli strumenti offerti dal PCT – Fissazione di nuova udienza al maggio 2021 in attesa della conversione in legge del d.l. Ristori – Assegnazione di termini ex art. 183 c.p.c. con decorrenza dal 28 dicembre 2020.
Tribunale Bologna, 18 December 2020.
Tuesday 22 December 2020
Covid-19 - Opposizione a decreto ingiuntivo, udienza con trattazione scritta, provvisoria esecuzione e fissazione di udienza al maggio 2021.
Covid-19 – Processo civile – Opposizione a decreto ingiuntivo – Udienza con trattazione scritta – Concessione della provvisoria esecuzione – Fissazione di udienza al maggio 2021 in attesa della conversione in legge del decreto Ristori.
Tribunale Bologna, 18 December 2020.
Wednesday 23 December 2020
Fissazione di udienza ex art. 183 c.p.c. al maggio 20121 in attesa della conversione in legge del d.l. Ristori.
Processo civile – Opposizione a decreto ingiuntivo – Impossibilità di fissare l’udienza cartolare in base all’art. 221, comma 4, d.l. 19 maggio 2020, n. 34. – Opportunità di mantenere un contatto telematico con i difensori mediante gli strumenti offerti dal PCT – Fissazione di nuova udienza al maggio 2021 in attesa della conversione in legge del d.l. Ristori – Assegnazione di termini ex art. 183 c.p.c. con decorrenza dal 28 dicembre 2020.
Tribunale Bologna, 18 December 2020.
Friday 15 January 2021
Credito al consumo e sottoscrizione del contratto di finanziamento in qualità di coobbligato.
Credito al consumo e contratto di finanziamento – Sottoscrizione del contratto in qualità di ‘coobbligato’ con l’obbligato principale – Inefficacia della relativa obbligazione in quanto non riferibile al soggetto finanziato – Nullità per difetto di causa – Inidoneità della dichiarazione di ‘coobbligazione’ a generare un’obbligazione fideiussoria.
La sottoscrizione in qualità di coobbligato di un contratto avente ad oggetto il finanziamento richiesto da un altro soggetto (obbligato principale e beneficiario) non produce alcun effetto. Il ‘coobbligato’ come tale non è in alcun modo vincolato verso il creditore, perché il contratto di finanziamento è nullo per difetto di causa nella parte che lo riguarda.
L’apparente impegno contrattuale del coobbligato non vale in sé neppure quale obbligazione fideiussoria, perché la volontà di costituirsi fideiussori dev’essere inequivocabile e non può fondarsi su una dichiarazione a contenuto generico. (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)
Tribunale Treviso, 17 December 2020.
1
NEWSLETTER
Iscrizione gratuita alla mailing list
PER RICEVERE LA NOSTRA NEWSLETTER
TRASMETTERE LA GIURISPRUDENZA
INVIA LA GIURISPRUDENZA
Sostieni IL CASO.it
DONA!