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Saturday 27 March 2021
Il custode del sequestro penale ha diritto al compenso?.
Indennità di custodia - Ambito della locuzione "avente diritto" di cui all'art. 58, comma 1, del d.P.R. n. 115 del 2002.
La locuzione "avente diritto" di cui all'art. 58, comma 1, del d.P.R. n. 115 del 2002, utilizzata per indicare il soggetto cui non spetta alcun compenso per la custodia dei beni sottoposti al vincolo del sequestro penale, individua il titolare di un diritto soggettivo alla restituzione dei beni ovvero il titolare di una posizione di fatto tutelata dall'ordinamento, quale il possessore, sicché non rientra nella menzionata locuzione il mero detentore "nomine alieno" di detti beni. (massima ufficiale)
Cassazione civile, sez. II, 19 February 2021, n. 4522.
Saturday 20 March 2021
Illecito del magistrato che nega ad una donna in detenzione domiciliare l'autorizzazione ad abortire.
Disciplina della magistratura - Illeciti disciplinari - Art. 2, comma 1, lett. l), del d.lgs. n. 109 del 2006 - Magistrato di sorveglianza - Diniego di autorizzazione ad allontanarsi dall'abitazione per sottoporsi a interruzione volontaria di gravidanza - Motivazione - Generica affermazione dell'insussistenza dei presupposti normativi - Configurabilità dell'illecito.
Integra l'illecito disciplinare di cui all'art. 2, comma 1, lett. l), del d.lgs. 23 febbraio 2006, n. 109, il comportamento di un magistrato di sorveglianza che - per negare ad una donna ristretta in regime di detenzione domiciliare l'autorizzazione ad allontanarsi dall'abitazione per sottoporsi ad un intervento di interruzione volontaria della gravidanza - abbia adottato un provvedimento la cui motivazione consiste nella sola declamazione dell'insussistenza dei presupposti di cui all'art. 284, comma 3, c.p.p., richiamato dall'art. 47 ter della legge n. 354 del 1974, privando così la richiedente della possibilità di cogliere la ragione della decisione, destinata a risolversi nell'espressione di un immotivato diniego. (massima ufficiale)
Cassazione Sez. Un. Civili, 15 February 2021, n. 3780.
Friday 19 February 2021
Qualora la prescrizione del reato sia uguale o più breve di quella fissata per il diritto al risarcimento, la prescrizione è regolata dai primi due commi dell'art. 2947 c.c. con decorrenza dal giorno del fatto.
Prescrizione - Risarcimento del danno - Fatto dannoso costituente reato - Estinzione del reato o sopravvenienza di sentenza irrevocabile nel giudizio penale - Diritto al risarcimento - Termine prescrizionale applicabile e decorrenza - Ambito di applicazione.
L'art. 2947, comma 3, seconda parte, c.c., il quale, in ipotesi di fatto dannoso considerato dalla legge come reato, stabilisce che, se il reato è estinto per causa diversa dalla prescrizione, od è intervenuta sentenza irrevocabile nel giudizio penale, il diritto al risarcimento si prescrive nei termini indicati dai primi due commi (cinque anni e due anni) con decorso dalla data di estinzione del reato o dalla data in cui la sentenza è divenuta irrevocabile, si riferisce, alla stregua della sua formulazione letterale e collocazione nel complessivo contesto del detto comma 3, nonché della finalità di tutelare l'affidamento del danneggiato circa la conservazione dell'azione civile negli stessi termini utili per l'esercizio della pretesa punitiva dello Stato, alla sola ipotesi in cui per il reato sia stabilita una prescrizione più lunga di quella del diritto al risarcimento. Pertanto, qualora la prescrizione del reato sia uguale o più breve di quella fissata per il diritto al risarcimento, resta inoperante la norma indicata, ed il diritto medesimo è soggetto alla prescrizione fissata dai primi due commi dell'art. 2947 c.c., con decorrenza dal giorno del fatto. (massima ufficiale)
Cassazione civile, sez. III, 04 February 2021, n. 2694.
Thursday 18 March 2021
Covid-19 e spostamenti: le limitazioni alla libertà personale possono avvenire solo in base ad atto motivato della Autorità giudiziaria.
Covid-19 – Spostamenti – Dichiarazioni non vere che avrebbero consentito lo spostamento – Reato – Esclusione – DPCM 8 marzo 2020 – Violazione del principio di riserva di legge e giurisdizione di cui all’art. 13 Cost..
Non è configurabile il delitto di cui all’art. 483 c.p. nei confronti chi abbia dichiarato falsamente di trovarsi in una delle condizioni che consentivano gli spostamenti anche all’interno del Comune di residenza in base al DPCM 8 marzo 2020, in quanto la norma di cui all’art. 1 del predetto DPCM deve ritenersi contrastante con il principio di riserva di legge e giurisdizione di cui all’art. 13 Cost. in forza del quale le limitazioni alla libertà personale possono avvenire solo in base ad atto motivato della Autorità giudiziaria (e non già in base ad una atto amministrativo) e “nei casi e nei modi previsti dalla legge” e dunque con provvedimento di natura singolare, essendo invece precluse limitazioni generalizzate e assolute della libertà personale come sarebbe l’obbligo della permanenza domiciliare disposto nei confronti di una pluralità indeterminata di cittadini; da questo punto di vista il divieto di ogni spostamento dalla abitazione, salvo in determinati casi consentiti, si risolverebbe non già in una mera limitazione della libertà di circolazione di cui all’art. 16 Cost., ma in una conculcazione – preclusa alla Autorità Amministrativa, financo al Presidente del Consiglio dei Ministri – dell’inviolabile diritto di libertà personale; conseguentemente, disapplicata in parte qua la norma secondaria contrastante con il dettato costituzionale, la falsa rappresentazione delle condizioni di liceità del comportamento comunque consentito risulta priva di rilevanza offensiva, siccome riconducibile alla categoria del “falso inutile”.
(Il GIP presso il Tribunale di Reggio Emilia ha di conseguenza pronunciato sentenza di proscioglimento per insussistenza del fatto, rigettando la richiesta di decreto penale di condanna formulata in relazione al predetto reato dal PM). (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)
Tribunale Reggio Emilia, 27 January 2021.
Saturday 06 February 2021
Agevolazioni 'prima casa': irretroattività della nuova disciplina e favor rei.
Agevolazione "prima casa" - Art. 33 del d.lgs. n. 175 del 2014 - Irretroattività - Limiti - Incidenza a fini sanzionatori - Immediata rilevanza - Portata.
In tema di agevolazioni "prima casa", l'art. 33 del d.lgs. n. 175 del 2014, che ha allineato la disciplina in materia d'IVA a quella prevista per l'imposta di registro, pur non potendo trovare applicazione, quanto alla debenza del tributo, agli atti negoziali anteriori alla data della sua entrata in vigore e, cioè, al 1° gennaio 2014, può, tuttavia, rispetto ad essi, spiegare effetti a fini sanzionatori, in applicazione del principio del "favor rei", posto che, proprio in ragione della più favorevole disposizione sopravvenuta, la condotta che prima integrava una violazione fiscale non costituisce più il presupposto per l'irrogazione della sanzione. (massima ufficiale)
Cassazione civile, sez. V, tributaria, 21 January 2021, n. 1164.
Thursday 04 February 2021
Rigetto dell’istanza di revoca della confisca di immobile pignorato nei confronti di creditore ipotecario in assenza di buona fede.
Pignoramento immobiliare ipotecario – Sequestro preventivo penale e confisca – Mancanza di buona fede in capo al creditore ipotecario per affidamento colposo circa la solvibilità del mutuatario – Rigetto istanza di revoca della confisca in sede di incidente di esecuzione.
Non è accoglibile la domanda, formulata in sede di incidente di esecuzione dal titolare di credito garantito da ipoteca, tesa alla revoca della confisca disposta dall’autorità penale sull’immobile pignorato, allorquando non abbia fornito prova della sua buona fede e anzi dagli atti del procedimento risulti che abbia fatto colpevolmente affidamento sulla solvibilità del soggetto mutuatario. (Luca Salati) (riproduzione riservata)
Tribunale Milano, 15 January 2021.
Friday 05 February 2021
Accoglimento dell’istanza di revoca della confisca di immobile subastato nei confronti dell’aggiudicatario in buona fede.
Pignoramento immobiliare ipotecario – Sequestro preventivo penale e confisca – Accoglimento dell’istanza in sede di incidente di esecuzione svolta dall’aggiudicatario per la revoca della confisca disposta successivamente alla trascrizione del decreto di trasferimento.
Deve essere accolto il ricorso per incidente di esecuzione svolto dall’aggiudicatario di un immobile pignorato per la revoca della confisca disposta in epoca successiva alla trascrizione del decreto di trasferimento, allorquando l’immobile de quo non era già più di proprietà dell’imputato, ma di soggetto in buona fede, estraneo al reato, che ha acquistato il bene a seguito di una regolare procedura esecutiva civilistica. (Luca Salati) (riproduzione riservata)
Tribunale Milano, 15 January 2021.
Friday 22 January 2021
Non è incostituzionale l’ammissione al gratuito patrocinio a prescindere dalla situazione di non abbienza.
Patrocinio a spese dello Stato - Persona offesa dai reati indicati all'art. 76, comma 4-ter, del d.P.R. n. 115 del 2002 - Ammissione al patrocinio, anche in deroga ai limiti di reddito.
Non è fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 76, comma 4-ter, del d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, recante «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia (Testo A)», nella parte in cui determina l’automatica ammissione al patrocinio a spese dello Stato della persona offesa dai reati indicati nella norma medesima, sollevata, in riferimento agli artt. 3 e 24, terzo comma, della Costituzione, dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale ordinario di Tivoli, con l’ordinanza indicata in epigrafe. (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)
Corte Costituzionale, 11 January 2021, n. 1.
Tuesday 09 February 2021
Alcooltest: obbligo di dare avviso della facoltà di farsi assistere da un difensore ma non di attenderne l'arrivo.
Guida sotto l'influenza dell'alcool - Accertamento mediante alcooltest - Obbligo di avviso al trasgressore della facoltà di farsi assistere da un difensore di fiducia - Sussistenza - Fondamento - Attesa del difensore eventualmente nominato - Esclusione.
In tema di sanzioni amministrative per violazioni al c.d.s., l'accertamento strumentale dello stato di ebrezza alcolica (mediante cd. alcooltest o etilometro) costituisce atto di polizia giudiziaria urgente ed indifferibile, che impone alla p.g. di dare avviso, al soggetto che vi sia sottoposto, della facoltà di farsi assistere da un difensore, senza però che da ciò derivi l'obbligo, per i verbalizzanti, di attendere un lasso di tempo minimo da tale avviso prima di procedere all'effettuazione del test alcolimetrico, onde consentire l'arrivo del difensore eventualmente nominato. (massima ufficiale)
Cassazione civile, sez. VI, 07 January 2021, n. 28.
Thursday 07 January 2021
Misure alternative alla detenzione ed effetti della successiva rinuncia alla domanda da parte dell'interessato.
Istituti di prevenzione e di pena - Ordinamento penitenziario - Misure alternative alla detenzione - Soggetto detenuto - Richiesta dell'interessato - Necessità - Esclusione - Conseguenze (l. 26 luglio 1975 n. 354, norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà, artt. 47 ss., 57, 71; cod. proc. pen., art. 677).
Poiché le misure alternative alla detenzione possono essere concesse al condannato detenuto anche di ufficio, la successiva rinuncia alla domanda da parte dell’interessato non preclude alla magistratura di sorveglianza di verificare se sussistono comunque i presupposti per la concessione di una misura anche diversa da quella originariamente richiesta dal detenuto. (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)
Tribunale Torino, 22 December 2020.
Wednesday 23 December 2020
Competenza per territorio della magistratura di sorveglianza del luogo di residenza o del luogo di domicilio dell’interessato non detenuto.
Esecuzione - Magistratura di sorveglianza - Interessato non detenuto - Competenza per territorio - Luogo di residenza o di domicilio - Non coincidenza dei due luoghi - Fori concorrenti - Conseguenze.
L’art. 677, comma 2, c.p.p., nel prevedere la competenza per territorio della magistratura di sorveglianza del luogo di residenza o del luogo di domicilio dell’interessato non detenuto, stabilisce due fori concorrenti: con la conseguenza che, se il luogo di residenza dell’interessato non coincide con quello del suo domicilio, va affermata la competenza del giudice preventivamente adìto. (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)
Tribunale Alessandria, 19 December 2020.
Wednesday 30 December 2020
Costituzione di parte civile per i reati di ostacolo alle funzioni di vigilanza e falso in prospetto.
Costituzione di parte civile – Delitto di ostacolo alle funzioni di vigilanza ex art. 2638 c.c. – Falso in prospetto ex art. 173 bis D.Lgs. n. 58/1998 – Transazione – Ammissibilità.
Ammessa la costituzione di parte civile per il delitto di ostacolo alle funzioni di vigilanza ex art. 2638 c.c. e di falso in prospetto ex art. 173 bis D.Lgs. n. 58/1998 nonché per i soggetti che sono addivenuti a transazione con l’istituto di credito. (Luigi Fadalti) (riproduzione riservata)
Tribunale Treviso, 12 December 2020.
Thursday 24 December 2020
Covid-19: Modalità di partecipazione del giudice delle udienze civili mediante collegamenti da remoto.
Procedimento civile - Misure per il contrasto dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 in materia di giustizia civile, penale, tributaria e militare - Svolgimento delle udienze civili mediante collegamenti da remoto - Modalità di partecipazione del giudice - Previsione che lo svolgimento dell'udienza deve, in ogni caso, avvenire con la presenza del giudice nell'ufficio giudiziario.
Corte Costituzionale, 11 December 2020, n. 269.
Thursday 24 December 2020
Sui rapporti tra confisca e procedura esecutiva civile.
Esecuzione immobiliare – Confisca del bene pignorato – Prevalenza – Criterio della anteriorità della trascrizione.
Al di fuori dei casi previsti dalla disciplina speciale di cui al d.lgs. n. 159 del 6 settembre 2011, i rapporti tra confisca e procedura esecutiva civile sono regolati dal principio generale della successione temporale delle formalità nei pubblici registri ai sensi dell’art. 2915 cod. civ.; per l’effetto, la misura penale prevarrà solo se trascritta anteriormente al pignoramento. (Giuseppe Caramia) (riproduzione riservata)
Cassazione civile, sez. III, 10 December 2020, n. 28242.
Tuesday 19 January 2021
Effetti sulle procedure esecutive pendenti di sequestro o confisca del bene pignorato.
Sequestro o confisca del bene pignorato - Effetti sulle procedure esecutive pendenti - Applicabilità dell'art. 55 d.lgs. n. 159 del 2011, come modificato dalla l. n. 161 del 2017 - Condizioni e limiti - Principio dell'ordine temporale delle formalità pubblicitarie - Portata generale - Conseguenze.
La speciale disciplina dettata dall'art. 55 del d.lgs. n. 159 del 2011 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione), come modificata dalla l. n. 161 del 2017, è applicabile esclusivamente alle ipotesi di confisca ivi previste o da norme che esplicitamente vi rinviano (come l'art. 104 bis disp. att. c.p.p.), con conseguente prevalenza dell'istituto penalistico sui diritti reali dei terzi che, solo se di buona fede, possono vedere tutelate le loro ragioni in sede di procedimento di prevenzione o di esecuzione penale; viceversa, la predetta disciplina non è suscettibile di applicazione analogica a tipologie di confisca diverse, per le quali, nei rapporti con le procedure esecutive civili, vige il principio generale della successione temporale delle formalità nei pubblici registri, sicché, ai sensi dell'art. 2915 c.c., l'opponibilità del vincolo penale al terzo acquirente in executivis dipende dalla trascrizione del sequestro (ex art. 104 disp. att. c.p.p.) che, se successiva all'acquisto, impedisce la posteriore confisca del bene acquisito dal terzo "pleno iure". (massima ufficiale)
Cassazione civile, sez. III, 10 December 2020, n. 28242.
Saturday 05 December 2020
Vittime di reati intenzionali violenti commessi in Italia e risarcimento del danno per tardiva trasposizione nell’ordinamento interno.
Vittime di reati intenzionali violenti - Commessi in Italia - Risarcimento del danno per tardiva trasposizione, nell’ordinamento interno, dell’art. 12, paragrafo 2, della Direttiva 2004/80/CE.
Alle vittime di reati intenzionali violenti commessi in Italia spetta il risarcimento del danno per tardiva trasposizione, nell’ordinamento interno, dell’art. 12, paragrafo 2, della Direttiva 2004/80/CE, che impone agli Stati Membri, con riguardo ai cittadini UE e con riferimento ai fatti verificatisi nei rispettivi territori, di riconoscere un indennizzo a tali vittime;
Il menzionato indennizzo compete alle vittime di ogni reato intenzionale violento commesso nel territorio di uno Stato Membro e, quindi, anche in relazione al delitto di violenza sessuale di cui all’art. 609 bis c.p. e pur se dette vittime risiedono nel territorio dello Stato Membro (cosiddette vittime non transfrontaliere) ove il crimine è avvenuto, senza che per esse sia necessario instaurare un giudizio civile di responsabilità nei confronti degli autori del fatto, qualora questi ultimi si siano resi latitanti;
L’indennizzo non può essere meramente simbolico, ma, se determinato in via forfettaria, deve tenere conto delle peculiarità del crimine e della sua gravità;
Dall’ammontare riconosciuto alle vittime in questione a titolo di risarcimento del danno per la tardiva trasposizione del citato art. 12, paragrafo 2, delle Direttiva 2004/80/CE nell’ordinamento italiano, deve essere detratta la somma loro corrisposta quale indennizzo ex l. n. 122 del 2016 e successive modifiche, trovando applicazione l’istituto della “compensatio lucri cum damno”. (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)
Cassazione civile, sez. III, 24 November 2020, n. 26757.
Wednesday 10 February 2021
Confisca diretta o per equivalente e sequestro preventivo sopravvenuto alla proposizione di domanda di concordato preventivo.
Concordato preventivo - Art. 12 bis comma 1, del d.lgs. n.74 del 2000 - Confisca diretta o per equivalente - Sequestro preventivo sopravvenuto alla proposizione di domanda di concordato preventivo - Opponibilità ai creditori - Sussiste - Applicabilità art. 168 l. fall. - Esclusione - Potestà cautelare dello Stato - Funzionale alla tutela del credito tributario - Interesse dello Stato alla repressione dei reati - Prevalenza - Fondamento.
Il carattere obbligatorio e sanzionatorio della confisca diretta o per equivalente del profitto dei reati tributari, prevista dall'art. 12 bis comma 1, del d.lgs. n.74 del 2000, comporta che il sequestro preventivo ad essa funzionale, benché sopravvenuto rispetto alla proposizione di una domanda di concordato preventivo, sia opponibile ai creditori, non potendo in contrario invocarsi l'art. 168 l.fall., il quale vieta l'inizio delle azioni cautelari in costanza di procedura, posto che una siffatta inibizione non sussiste per la potestà cautelare che lo Stato esercita, non a tutela del suo credito, bensì nell'interesse alla repressione dei reati. (massima ufficiale)
Cassazione civile, sez. I, 03 November 2020, n. 24326.
Wednesday 04 November 2020
Domanda di misura alternativa alla detenzione da eseguire in uno Stato estero membro dell’Unione Europea.
Ordinamento penitenziario - Misure alternative alla detenzione - Condannato residente in altro stato dell'Unione Europea - Esecuzione all'estero - Ammissibilità
Ordinamento penitenziario - Misure alternative alla detenzione - Esecuzione in altro stato dell'Unione Europea - Concessione della misura - Prova dei presupposti di merito - Documentazione proveniente dall'interessato - Insufficienza - Conseguenze - Rigetto della domanda.
La domanda di misura alternativa alla detenzione da eseguire in uno Stato estero membro dell’Unione Europea è astrattamente ammissibile a seguito dell'entrata in vigore del d.lgs. 5 febbraio 2016 n. 238.
La domanda di misura alternativa alla detenzione da eseguire in uno Stato estero membro dell’Unione Europea, pur essendo astrattamente ammissibile, va rigettata in mancanza di accertamento dei relativi presupposti di merito, la cui prova non può essere fornita da mera documentazione proveniente dall’interessato o dal suo difensore. (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)
Tribunale Torino, 29 October 2020.
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