Diritto e Procedura Civile


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 6728 - pubb. 28/11/2011

Responsabilità aggravata, contraddittorio e danno punitivo

Tribunale Piacenza, 15 Novembre 2011. Est. Morlini.


Responsabilità processuale aggravata – Condanna ex art. 96, comma 3, c.p.c. – Instaurazione del contraddittorio – Esclusione.

Responsabilità processuale aggravata – Condanna ex art. 96, comma 3, c.p.c. – Pronuncia nei confronti del terzo chiamato – Ammissibilità.

Responsabilità processuale aggravata – Condanna ex art. 96, comma 3, c.p.c. – Danno punitivo – Accertamento del danno subito dalla parte – Esclusione.

Responsabilità processuale aggravata – Condanna ex art. 96, comma 3, c.p.c. – Mala fede o colpa grave – Necessità.

Responsabilità processuale aggravata – Condanna ai sensi del primo e del terzo comma dell’art. 96 c.p.c. – Coesistenza – Ammissibilità.



La pronuncia ex art. 96, comma 3 c.p.c., che può essere effettuata d’ufficio e non ha limite nella determinazione dell’importo della condanna, non richiede la preventiva instaurazione del contraddittorio ex art. 101 c.p.c., essendo posterius e non prius logico della decisione di merito. (Gianluigi Morlini) (riproduzione riservata)

La pronuncia ex art. 96, comma 3 c.p.c. può essere resa in tutti i procedimenti in cui vengono regolate le spese di lite, ed anche nei confronti del terzo chiamato o del terzo intervenuto. (Gianluigi Morlini) (riproduzione riservata)

La pronuncia ex art. 96, comma 3 c.p.c. introduce nell’ordinamento una forma di danno punitivo per scoraggiare l’abuso del processo e preservare la funzionalità del sistema giustizia deflazionando il contenzioso ingiustificato, ciò che esclude la necessità di un danno di controparte, pur se la condanna è prevista a favore della parte e non dello Stato. (Gianluigi Morlini) (riproduzione riservata)

La pronuncia ex art. 96, comma 3 c.p.c. presuppone il requisito della malafede o della colpa grave, come nel caso dell’art. 96, comma 1 c.p.c.. (Gianluigi Morlini) (riproduzione riservata)

E’ teoricamente possibile la coesistenza di una pronuncia di condanna ai sensi del primo e del terzo comma dell’articolo 96 c.p.c.. (Gianluigi Morlini) (riproduzione riservata)


Massimario, art. 96 c.p.c.


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