Diritto del Lavoro


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 6554 - pubb. 26/09/2011

Licenziamento di dipendente di istituto bancario e irrilevanza dell'affidamento del pubblico nella correttezza dei dipendenti e funzionari

Tribunale Piacenza, 13 Settembre 2011. Est. Morlini.


Licenziamento - Giusta causa - Immediatezza del provvedimento espulsivo - Lasso temporale tra i fatti della contestazione - Decorrenza - Conoscenza da parte del lavoratore.

Licenziamento - Giusta causa - Proporzionalità tra fatto addebitato recesso - Ripercussione sulla rapporto della condotta.

Licenziamento - Dipendente di istituto di credito - Gravità del comportamento - Valutazione - Affidamento che il pubblico ripone nella lealtà e correttezza dei dipendenti e funzionari bancari - Rilevanza.



In tema di licenziamento per giusta causa, il lasso temporale tra i fatti e la contestazione, rilevante ai fini della valutazione dell’immediatezza del provvedimento espulsivo, decorre dall’avvenuta conoscenza da parte del datore di lavoro della situazione contestata, e non già dall’astratta percettibilità o possibilità di conoscenza dei fatti stessi. (Gianluigi Morlini) (riproduzione riservata)

In caso di licenziamento per giusta causa, ai fini della valutazione della proporzionalità tra fatto addebitato e recesso, viene in considerazione non l’assenza o la speciale tenuità del danno patrimoniale, ma la ripercussione sul rapporto di una condotta suscettibile di porre in dubbio la futura correttezza dell’adempimento, in quanto sintomatico di un certo atteggiarsi del lavoratore rispetto agli obblighi assunti. (Gianluigi Morlini) (riproduzione riservata)

Nell’ipotesi di licenziamento di dipendente di istituto di credito, la gravità del comportamento posto in essere dal dipendente deve essere valutata con particolare rigore, in quanto, in tale ipotesi viene minato non solo l’affidamento il datore ripone nei confronti del proprio dipendente, ma anche quello, particolarmente delicato, che il pubblico ripone nella lealtà e nella correttezza dei dipendenti e funzionari bancari. (Gianluigi Morlini) (riproduzione riservata)


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