Condominio e Locazioni


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 9017 - pubb. 29/05/2013

Omessa manutenzione delle parti comuni e lesione del diritto soggettivo del singolo condomino a vivere in un ambiente salubre ed integro

Tribunale Brindisi, 26 Marzo 2013. Est. Natali.


Omessa manutenzione parti comuni – Cedimenti e lesioni – Diritto soggettivo del singolo condomino a vivere in un ambiente salubre ed integro, sub specie del focolare domestico, ricomprensivo delle res comuni – Lesione – Configurabilità – Copertura costituzionale nell’art. 32 Cost. – Configurabilità – Danno da mancato e pieno godimento dell’abitazione – Configurabilità.

Onere della prova – Danno non patrimoniale – Danno/conseguenza – Cedimenti e lesioni – Idoneità ad alimentare il timore di un apprezzabile pericolo per la salute – Fatto notorio. 



Per quanto concerne l’ipotesi di cedimenti e lesioni, riconducibili all’attività edilizia del proprietario dell’immobile finitimo, deve ritenersi leso il diritto soggettivo  a vivere in un ambiente salubre ed integro, da intendersi come esteso al focolare domestico e che trova indiretta copertura costituzionale all’art. 32 Cost. e ciò in quanto pur non potendosi parlare di danno biologico inteso nella comune accezione di lesione della integrità psicofisica della persona, suscettibile di accertamento medico-legale; dall’altro, è innegabile il riconoscimento di un danno da mancato e pieno godimento dell’abitazione, i fenomeni fessurativi de quibus essendo destinati, in applicazione di una massima di esperienza di difficile smentita, ad incidere negativamente sulle condizioni di esistenza e di abitazione degli attori e quindi su valori costituzionalmente garantiti e protetti. (Antonio Ivan Natali) (riproduzione riservata)

Sotto il profilo probatorio e in applicazione del principio consacrato dalle Sezioni Unite per cui il danno non patrimoniale è sempre un danno - conseguenza, costituisce fatto notorio (e che, pertanto, non necessita di  specifici riscontri probatori) che cedimenti e lesioni sono idonei ad alimentare il timore di un apprezzabile pericolo per la salute di coloro che siano costretti ad abitare in ambienti di tal fatta. (Antonio Ivan Natali) (riproduzione riservata)


Segnalazione del Dott. Antonio Ivan Natali



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