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Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 8075 - pubb. 01/07/2010.

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Tribunale di Novara, 26 Ottobre 2012. Est. Guendalina Pascale.

Accertamento del passivo - Revocazione - Errore di fatto - Falsa percezione materiale di un fatto - Esclusione di processi interpretativi - Presupposti.


L'errore di fatto che giustifica il ricorso al rimedio straordinario della revocazione nei confronti dei provvedimenti di accoglimento o di rigetto adottati dal giudice delegato nell'ambito dell'accertamento del passivo è quell'errore dovuto a falsa percezione materiale di un fatto dovuta all'ignoranza di documenti decisivi successivamente rinvenuti, ignoranza che ha indotto il giudice a ritenerlo esistente mentre non esisteva, con esclusione, in ogni caso, di qualsiasi rilevanza dei processi interpretativi rimessi alla valutazione del giudice stesso. Per la sussistenza dell'errore di fatto occorrono, in generale, i seguenti quattro presupposti: a) la mancanza di qualsiasi componente valutativo-ricostruttiva; b) il contrasto totale tra l'assunzione dei fatti erroneamente percepiti e gli atti e documenti di causa; c) la decisività del fatto cui attiene l'errore e pertanto il rapporto di causalità tra l'erronea percezione del giudice e la pronuncia da lui emessa tale che, una volta eliminato quest'ultimo, cade il presupposto su cui la pronuncia è basata; d) l'insussistenza di un contrasto tra le parti sul punto erroneamente prospettato. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)