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Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 22852 - pubb. 11/12/2019.

Protezione internazionale e persecuzione a sfondo religioso


Cassazione civile, sez. I, 08 Novembre 2019, n. 28974. Pres. Bisogni. Est. Oliva.

Protezione internazionale - Situazioni di tensione a contenuto religioso nel paese di origine - Accertamento - Dovere di cooperazione istruttoria del giudice - Indagine specifica - Necessità - Mancata richiesta di protezione alle autorità locali da parte del richiedente - Irrilevanza - Fondamento - Fattispecie


In tema di protezione internazionale, quando il richiedente alleghi il timore di essere soggetto nel suo paese di origine ad una persecuzione a sfondo religioso o comunque ad un trattamento inumano o degradante fondato su motivazioni a sfondo religioso, il giudice deve effettuare una valutazione sulla situazione interna del Paese di origine del richiedente, indagando espressamente l'esistenza di fenomeni di tensione a contenuto religioso, senza che in direzione contraria assuma decisiva rilevanza il fatto che il richiedente non si sia rivolto alle autorità locali o statuali per invocare tutela, potendo tale scelta derivare, in concreto, proprio dal timore di essere assoggettato ad ulteriori trattamenti persecutori o umanamente degradanti. (Nella fattispecie il ricorrente aveva dichiarato di essere fuggito dal Bangladesh, paese di religione mussulmana, sua patria di origine perché perseguitato, in quanto di religione hindu). (massima ufficiale)

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