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Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 20599 - pubb. 11/10/2018.

Consenso verbale del proprietario di un fondo alla costruzione di una terrazza a distanza illegale


Cassazione civile, sez. II, 22 Agosto 2018, n. 20958. Est. Penta.

Rapporti di vicinato - Distanze legali - Costruzione di una terrazza a distanza illegale - Consenso verbale espresso dal proprietario del fondo vicino - Inidoneità alla costituzione della servitù - Necessità della forma scritta "ad substantiam" - Prova testimoniale articolata sul punto - Inammissibilità - Fattispecie


Il consenso espresso verbalmente dal proprietario di un fondo alla costruzione da parte del vicino di una terrazza a distanza illegale è inidoneo alla costituzione di un vincolo di natura reale, essendo prescritta per la costituzione delle servitù la forma scritta "ad substantiam" (art. 1350, n. 4, c.c.), con la conseguenza che è inammissibile la prova testimoniale articolata sul punto. (In applicazione dell'enunciato principio, la S.C. ha escluso che i convenuti avrebbero potuto provare con testimoni l'esistenza di un accordo volto a consentire il posizionamento di un muro invadendo per mt. 0,75 il fondo confinante). (massima ufficiale)

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