Crisi d'Impresa e Insolvenza


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 2019 - pubb. 16/02/2010

Piccolo imprenditore, requisiti dimensionali, computo delle rimanenze di magazzino e dei debiti

Cassazione civile, sez. I, 29 Luglio 2009, n. 17553. Est. Nappi.


Imprenditore – Piccolo – Requisiti – Capitale investito – Valutazione – Rimanenze di magazzino – Computabilità – Fondamento.



Nella valutazione del capitale investito, ai fini del riconoscimento della qualifica di piccolo imprenditore, trovano applicazione i principi di logica contabile, cui si richiama l'art. 1, secondo comma, lett. a), della legge fall. (nel testo modificato dall'art. 1 del d.lgs. 12 settembre 2007, n. 169) e di cui è espressione lo stesso art. 2424 cod. civ., con la conseguenza che, pur non essendo il piccolo imprenditore tenuto alla redazione di un bilancio come quello previsto per le società di capitali, tra le poste attive della situazione patrimoniale vanno incluse anche le rimanenze di magazzino, mentre nel passivo devono essere computati i debiti contratti per l'acquisto degli stessi beni. (fonte CED – Corte di Cassazione)


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