Concordato preventivo, silenzio del debitore e ravvedimento postumo
Cassazione civile, sez. I, 07 Dicembre 2016, n. 25164. Est. Di Marzio.
Concordato preventivo – Atti in frode – Ravvedimento postumo del debitore – Irrilevanza
L'articolo 173 della legge fallimentare, nel prevedere la dichiarazione del fallimento nel corso della procedura nell’ipotesi in cui il debitore abbia commesso atti di frode, mira a paralizzare la portata decettiva del suo silenzio e, per questa ragione, non attribuisce alcun rilievo a più o meno sinceri ravvedimenti postumi, in tal modo evitando che la norma rimanga menomata nella sua efficacia. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)