Crisi d'Impresa e Insolvenza


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 12843 - pubb. 17/06/2015

Riguardo la prova dei requisiti di non fallibilità ex art. 1 l. fall., il potere officioso del tribunale è comunque limitato ai fatti dedotti dalle parti

Tribunale Rimini, 07 Maggio 2015. Est. Maria Antonietta Ricci.


Fallimento - Apertura della procedura - Istruzione probatoria - Poteri d'indagine officiosa spettanti al tribunale - Discrezionalità - Oggetto - Limitazione ai fatti dedotti dalle parti quali allegazioni difensive - Necessità - Fondamento - Condizioni - Fattispecie regolata dal d.lgs. n. 169 del 2007



In tema di procedimento per la dichiarazione di fallimento, l'art. 1, secondo comma, legge fall., nel testo modificato dal d.lgs. 12 settembre 2007, n. 169, pone a carico del debitore l'onere di provare di essere esente dal fallimento, così gravandolo della dimostrazione del non superamento congiunto dei parametri ivi prescritti, mentre il potere di indagine officiosa è residuato in capo al tribunale, pur dopo l'abrogazione dell'iniziativa d'ufficio e tenuto conto dell'esigenza di evitare la pronuncia di fallimenti ingiustificati, potendo il giudice tuttora assumere informazioni urgenti, ex art. 15, quarto comma, legge fall., utilizzare i dati dei ricavi lordi in qualunque modo essi risultino e dunque a prescindere dalle allegazioni del debitore, ex art. 1, secondo comma, lettera b), legge fall., assumere mezzi di prova officiosi ritenuti necessari nel giudizio di impugnazione ex art. 18 legge fall.; tale ruolo di supplenza, volgendo a colmare le lacune delle parti, è però necessariamente limitato ai fatti da esse dedotti quali allegazioni difensive ma non è rimesso a presupposti vincolanti, richiedendo una valutazione del giudice di merito competente circa l'incompletezza del materiale probatorio, l'individuazione di quello utile alla definizione del procedimento, nonchè la sua concreta acquisibilità e rilevanza decisoria (nello stesso senso, Cass. 23 luglio 2010 n. 17281). (Astorre Mancini) (riproduzione riservata)

(Le decisioni richiamano espressamente Cass. 23 luglio 2010 n.17281 che può essere estratta per esteso al link: http://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/fal.php?id_cont=4693.php)


Segnalazione di Astorre Mancini, Avvocato in Rimini
mancini@studiotmr.it  
  

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