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Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 10219 - pubb. 24/03/2014.

Il silenzio del fisco equivale a voto favorevole ma non comporta l'approvazione del debito dichiarato dal proponente


Tribunale di Velletri, 14 Febbraio 2014. Pres., est. La Malfa.

Concordato preventivo - Silenzio dell'Agenzia delle entrate in ordine all'approvazione della proposta concordataria - Voto favorevole - Accettazione delle dichiarazioni di debito contenute nella documentazione del proponente - Esclusione.


Nel concordato preventivo, il silenzio dell'Agenzia delle entrate in ordine alla proposta equivale ad un voto favorevole, così come previsto dall'articolo 178 L.F.; questo, tuttavia, non significa che tale silenzio comporti anche l'accettazione delle dichiarazioni di debito contenute nella documentazione del proponente, dichiarazioni che l'amministrazione finanziaria avrà comunque facoltà di contestare nelle sedi competenti. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)

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